Costi minimi e sicurezza del trasporto, l’Europa riconosce la precedenza della legge italiana

L’articolo 101 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che stabilisce l’incompatibilità con il mercato comune di eventuali accordi tra imprese o di decisioni di associazioni di imprese che possano “pregiudicare il commercio tra Stati membri” e che abbiano l’effetto “d’impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza all’interno del mercato comune” per la stragrande maggioranza degli italiani è probabilmente una norma di scarsissimo interesse. Per decine di migliaia di protagonisti del mondo  che produce  merci e di quello che le trasporta  questo articolo  è invece importantissimo, perché rappresenta un tassello decisivo  in quell’intricatissimo “puzzle” che è diventato lo scontro fra autotrasportatori e committenza in materia di costi dell’autotrasporto. O meglio, costi minimi dell’autotrasporto: la cifra considerata indispensabile perché un trasporto possa avvenire regolarmente e senza mettere in pericolo la sicurezza su strade e autostrade. Uno scontro che un’ordinanza emessa dalla  Corte di giustizia della Comunità europea sembra far pendere ora nettamente a favore del mondo dell’autotrasporto.  Di cosa si tratta?  Chiamati dai giudici del tribunale di Cagliari (alle prese con una causa fra i titolari di un salumificio dell’isola e l’azienda di autotrasporti di Marongiu Remigio che ha come argomento proprio la mancata corresponsione dei costi minimi) a esprimersi in merito all’articolo 101, i giudici europei hanno “sentenziato” che la norma deve essere interpretata nel senso che “non osta a una normativa nazionale”, come quella al centro del procedimento in corso a Cagliari “n forza della quale il prezzo dei servizi di autotrasporto delle merci per conto di terzi non può essere inferiore a costi minimi d’esercizio determinati da un’amministrazione nazionale.”

Una risposta a “Costi minimi e sicurezza del trasporto, l’Europa riconosce la precedenza della legge italiana

  1. Siamo in un Paese normale o dominato dai poteri forti? Sulla questione dei costi minimi della sicurezza dopo la sentenza della Corte di Giustizia molti legulei si sono arrogati il diritto di dichiarare nulle le norme sui costi della sicurezza. Ricordo che in quell’occasione l’interpretazione del presidente Uggè fu molto chiara . La sentenza riguardava solo i costi decisi dall’Osservatorio ma non quelli emanati dal ministero. Il ministro ascoltò la committenza e oggi la sentenza ci dice che aveva ragione il presidente Fai…

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