Polizza per i neopatentati, la compagnia vuole spiare Facebook? Il social network non ci sta

Analizzare il profilo Facebook, soprattutto dei neopatentati, per proporre degli sconti sulle polizze auto. Era l’idea di una compagnia assicurativa britannica, la Admiral Insurance, che questa settimana aveva annunciato il lancio di un’app pensata proprio per questo. Un’idea fermata direttamente dal social network di Mark Zuckerberg perché viola le linee guida della piattaforma che vietano “la raccolta di informazioni e il loro utilizzo per stabilire l’affidabilità” degli utenti. 

Secondo il Guardian, l’algoritmo messo a punto dalla compagnia di assicurazioni aveva lo scopo di analizzare i messaggi e le interazioni degli utenti per capire o meno la loro attitudine e tradurla in affidabilità o meno alla guida. Per esempio, un uso eccessivo di punti esclamativi sarebbe stato valutato negativamente, mentre messaggi brevi e con dettagli specifici sarebbe stato considerato un “plus”. Dall’analisi sarebbero state escluse le foto del profilo. L’idea ha immediatamente provocato diverse reazioni. Sulla questione è intervenuta anche Open Rights Group, un’associazione anglosassone che si batte per i diritti digitali. “Pratiche così intrusive potrebbero portare a scelte contro alcuni gruppi sulla base di pregiudizi legati a razza, genere, religione o sessualità o perché i loro post in qualche modo li contraddistinguono come non convenzionali”, ha spiegato l’associazione.

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