Crollo del cavalcavia, la tragedia si può ripetere? Il procuratore: “Verifiche su tutta la statale”

“Adesso è fondamentale capire che cosa è successo per garantire la sicurezza dei cittadini. Guardiamo a tutta la statale 36, dobbiamo dare lo spunto con le nostre indagini perché si possano capire le problematiche che potrebbero avere altri cavalcavia sottoposti alle stesse intemperie, costruiti con gli stessi materiali, dalla stessa impresa”. Lo ha detto Antonio Chiappani, procuratore capo di Lecco, intervistato dal Corriere della Sera per il crollo del cavalcavia ad Annone Brianza. Crollo sul quale il procuratore sta indagando con il pm Nicola Preteroti. 

Ora si tratta di capire se gli altri 25 cavalcavia della Milano-Lecco sono pericolosi. “Non sappiamo a quando risalgano, quali interventi hanno subito”, ha detto Chiappani. “Anche questo ponte aveva subito lavori, mi dicono due interventi. Dovremo capire quali opere sono state fatte e da chi”. Per quanto riguarda la rimozione delle macerie “la trave di cemento armato deve essere sezionata, c’è il rischio che si sbricioli. La cosa fondamentale adesso è procedere in sicurezza, documentando passo passo per ricavare dati certi, che ci permettano di fare chiarezza e procedere alle perizie. Anche di parte”, ha spiegato il procuratore capo al Corriere. “C’è l’esigenza di riaprire la strada al traffico, lo sappiamo. Ma dobbiamo intervenire con attenzione. Per questo abbiamo subito nominato un professore del Politecnico esperto di costruzioni per essere certi che tutto si svolga nella maniera più scrupolosa”. “Noi guardiamo all’usura dovuta agli agenti naturali”, ha detto Chiappani, “ma soprattutto alle grandi sollecitazioni che questo ponte ha avuto con il continuo passaggio di tutti questi grossi carichi eccezionali. Tanti, proprio tanti, perché vicino c’è una grossa acciaieria. Vedremo le varie autorizzazioni, perché adesso sembra che nessuno autorizzi più niente… Ma sono i documenti che parlano, non le parole”.

7 risposte a “Crollo del cavalcavia, la tragedia si può ripetere? Il procuratore: “Verifiche su tutta la statale”

  1. Ieri per la prima volta percorrendo un’autostrada e passando sotto dei cavalcavia ni sono ritrovato a guardare istintivamente in alto per vedere se stessero passando dei tir. E’ possibile che uno debba cominciare a “vivere male” anche il passaggio sotto un ponte per colpa di una classe politica che foraggia con miliardi di euro dei parassiti negli uffici dei ministeri, delle Regioni, delle Province e di centinaia di enti inutili che tutti i politicanti promettono di cancellare ma invece tengono in vita solo perchè portano voti ,e poi non ha i soldi per sistemare le opere pubbliche?

  2. Questi mezzi viaggiano in ogni luogo, hanno permessi come eccezionali ma trasportano di tutto anche barre di 2 ton cadauna che possono essere trasportate su mezzi normali. Inoltre effettuano tutto il percorso ,anche di centinaia di chilometri ,su strade normali (non possono percorrere autostrade) che sono le più disastrate e mi chiedo su quanti ponti malconci devono passare? Come dice giustamente e con grande senso di responsabilità verso la categoria il Sig Paolo Ugge le colpe sono da cercare in alto tra chi ha dolosamente permesso che questa cattiva abitudine si espandesse a macchia d’olio e non certo tra i trasportatori che hanno pensato, a mio parere sbagliando, di investire su questi mezzi.
    Per questo motivo mi indigna e mi fa cadere le braccia che la Fita cna, attacchi chi coraggiosamente, a tutela e non contro la categoria, denuncia l’utilizzo sconsiderato di questi mezzi.
    Forse gli interessa di più associare qualche trasportatore che verrà penalizzato da una auspicabile limitazione di questi “eccezionali”che il bene comune?

  3. E basta con questi battibecchi da pollaio! mentre stiamo qui a tirarci bordate gli uffici tecnici dei comuni chiudono i ponti e tutto l’autotrasporto ne paga le conseguenze.

  4. Ma quali battibecchi da pollaio! dovresti vergognarti! qui un uomo ha perso la vita (altri potevano restare sotto quel ponte) ed alcuni sono rimasti feriti. Forse non ti è chiaro ma qui qualcuno (politica e qualche associazione settoriale) hanno modificato una norma per consentire regolarmente a quei automezzi di poter circolare. Così si è innescata una nuova forma di concorrenza tra noi trasportatori e la Committenza risparmia sul costo del trasporto. tanto a pagare i costi della manutenzioni sono i singoli cittadini. certo che gli uffici tecnici chiudono. ma cosa dovrebbe fare un impiegato pubblico pagare di tasca propria le conseguenze di una scelta così scellerata?

    • Forse non ha capito o mi sono spiegata male io. mi riferisco ai battibecchi tra le associazioni di autotrasporto. come ben ha descritto, qualcuno si fa approvare le norme che vuole: mentre noi ci azzuffiamo! Attendo una presa di posizione da Unatras perché a causa di questo specifico incidente, tutto l’autotrasporto vedrà aumentare i costi per l’aumento delle percorrenze e comunque un maggior rischio di incidente rilevante. Dovremmo quindi aggiornare i nostri DVR inserendo il rischio di “crollo ponti”? Quanto agli uffici tecnici e ai loro impiegati, che non si risparmiano mai nel posizionare autovelox, T-red, limiti di velocità assurdi o divieti di transito, avrebbero potuto inibire il passaggio a questo tonnellaggio e verificare con maggior attenzione lo stato del ponte. Lei sa benissimo che se un trasportatore non effettua la regolare revisione del mezzo e del tachigrafo è sanzionato pesantemente e non può certo invocare la mancanza di fondi! Certo che il semplice impiegato non deve pagare di tasca propria ma ha un suo dirigente e/o politico di riferimento che hanno precisi obblighi. Se riteniamo che queste autorizzazioni siano nefaste per il settore e per tutti gli utenti della strada, questo è il momento di farsi sentire perché tra poco chi ne ha interesse farà di tutto per distogliere l’attenzione dall’accaduto.

  5. Il fatto che sia intervenuta subito una federazione appartiene alla logica del “battibecco”? Se non interveniva uno che ha dimostrato di conoscere la normativa come si deve, sai a questo punto di chi sarebbe stata la responsabilità? Domandatelo, invece di avanzare questioni retoriche.

  6. I primi violini sono piacevoli per i primi cinque minuti. se poi non segue l’orchestra, risultano oltremodo noiosi. Il presidente ha ben detto ” per questioni economiche (qualcuno ci ha guadagnato) si è messo a repentaglio la sicurezza della circolazione stradale che dovrebbe essere un valore indisponibile”. Tutte le associazioni, al netto dei battibecchi, concordano almeno su questo punto. Ed è sui punti comuni che si deve lavorare: non sulle differenze! Almeno sul caso in questione, pensate di farcela?

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