Il Tir coinvolto nel crollo del cavalcavia aveva le autorizzazioni per effettuare quel trasporto

Il tir coinvolto nel crollo del cavalcavia ad Annone Brianza “viaggiava nel pieno rispetto dell’autorizzazione rilasciata dalla competente Amministrazione provinciale e delle norme del codice della strada che disciplinano il trasporto eccezionale”. Ad affermarlo, in un comunicato, sono i responsabili della società Nicoli Trasporti Spedizioni spa, proprietaria del mezzo pesante. “la società, rimasta suo malgrado coinvolta nel sinistro verificatosi in data 28 ottobre 2016 in Annone Brianza, esprime le più sentite condoglianze ai parenti del signor Claudio Bertini e augura una pronta guarigione alle persone rimaste ferite fra cui il proprio dipendente Ciorei Vasile”, si afferma nel comunicato, aggiungendo che “si coglie l’occasione per chiarire che, all’atto del sinistro, il proprio mezzo viaggiava nel pieno rispetto dell’autorizzazione rilasciata dalla competente Amministrazione Provinciale e delle norme del codice della strada che disciplinano il trasporto eccezionale. Si invita pertanto chiunque a non rendere e pubblicare dichiarazioni non conformi al vero in merito al peso del veicolo e comunque alle condizioni in cui è stato eseguito il trasporto, lesive del rispetto delle vittime coinvolte nel sinistro, prima ancora che della professionalità e dell’immagine della società, essendo chiaramente volte a sviare l’attenzione dai fatti oggettivamente accaduti e dalle effettive responsabilità della tragedia”.

Una risposta a “Il Tir coinvolto nel crollo del cavalcavia aveva le autorizzazioni per effettuare quel trasporto

  1. Solo una certa stampa superficiale ha potuto fare certe affermazioni. E’ vero che la materia è anche tecnica ma bastava leggere le dichiarazioni che il presidente della Fai ha prontamente rilasciato escludendo la responsabilità del trasportatore e dicendo che quel trasporto era rispondente alle norme e si sarebbero evitate tante ricostruzioni demenziali. Dunque l’autotrasportatore non ha alcuna responsabilità poiché era autorizzato; il problema è come mai i trasporti eccezionali siano divenuti così numerosi? allora non sono trasporti eccezionali bensì normali. ma come questo sia potuto accadere lo descrive bene ed in modo chiaro per chi vuol capire, il presidente Fai. qualcuno ha voluto risparmiare sul costo dei trasporti. così anziché pagare tre viaggi ne paga uno solo. Se poi le strade si deformano, i sovrappassi crollano ed i costi della manutenzione aumentano, diventa un problema degli italiani che dovranno pagare mentre chi ha guadagnato magari esporta i soldi in Svizzera o qualche altro paese.

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