Paraschiena e airbag per motociclisti: più sgravi fiscali sull’acquisto, meno costi per morti e feriti

Se i paraschiena e gli airbag fossero usati regolarmente dai motociclisti, ma anche dai passeggeri trasportati, l’Italia potrebbe risparmiare 21 milioni di euro di costi sociali, causati dalle spese sostenute per le vittime di incidenti.  Per questo motivo i responsabili di Confindustria Ancma hanno chiesto al Governo di varare sgravi fiscali per chi acquista questi dispositivi di sicurezza passiva. Una richiesta supportata da un’analisi fatta sui dati dell’incidentalità stradale  che ha fatto si registrare un’importante “frenata” (-30 per cento delle vittime su due ruote a motore negli ultimi 5 anni) ma che ha dimostrato come molto resti ancora ancora da fare,  soprattutto a livello di prevenzione, per impedire di dover  contare, come avvenuto nel 2014 (ultimo anno disponibile delle rilevazioni Aci/Istat) 814 vittime e i 55mila feriti di incidenti motociclistici. Veri e propri bollettini di guerra che unitamente ai dati forniti da uno studio realizzato dall’Istituto superiore di Sanitàm che evidenzia come l’utilizzo del paraschiena riduca del 40 per cento il rischio di riportare lesioni alla colonna, hanno spinto Ancma e chiedere una detrazione del 50 per cento del prezzo di acquisto di questi capi tecnici nella prossima Legge di bilancio: la misura costerebbe alla casse pubbliche 2,5 milioni ma potrebbe farne rirparmiare dieci volte tanto. Conti che hanno fatto affermare al ministro delle Finanze, Luigi Casero, che questa soluzione “permetterebbe di salvaguardare vite e prevenire gravi lesioni che hanno un costo per la sanità pubblica”: primi segnali di una possibile “apertura” da parte del Governo che hanno lasciato molto soddisfatto  il vice presidente della Commissione trasporti, Vincenzo Garofalo “L’investimento chiesto al Governo porterà un risparmio complessivo ingente”, ha affermato quest’ultimo. “I dati parlano chiaro”.

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