Nell’Europa unita ci sono camionisti che valgono 3000 euro al mese e altri neppure 300

“Un dramma che avrebbe dovuto essere evitato. Libertà sindacale, rispetto del lavoro e di intraprendere sono valori infatti che un Paese democratico deve garantire. Nel mondo del trasporto e della logistica purtroppo si registrano alcuni comportamenti che generano episodi di sfruttamento e violazione delle regole sulla sicurezza sociale e della circolazione”. Lo dichiara in una nota il presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, nella quale esprime le proprie condoglianze alla famiglia di Abd Elsalam Ahmed Eldanf, l’operaio morto mercoledì notte a Piacenza, investito da un camion. 
“Il fenomeno del dumping non nasce dal nulla”, spiega Uggè, “è figlio di una frammentazione di regole, a partire dal costo del lavoro, che variano da Paese a Paese all’interno dell’Unione europea. Il risultato è una concorrenza distorta. Come può un’impresa italiana che ha un costo del lavoro medio per autista di circa 3mila euro al mese concorrere con un’impresa straniera che invece ha un costo di 298 euro? E come può quest’ultima garantire la sicurezza sociale e di circolazione? Bisogna realizzare un sistema di leggi omogeneo a livello comunitario per garantire ai lavoratori la giusta remunerazione e contemporaneamente assicurare alle imprese il ritorno degli investimenti effettuati attraverso la garanzia della libertà di intraprendere”, prosegue Uggè. “Nel merito dei fatti di Piacenza, oggi ho letto dichiarazioni forti legate a una certa versione dei fatti, che ritengo premature”, conclude il presidente di Conftrasporto. “Aspettiamo le conclusioni che gli organismi preposti stanno compiendo, anche alla luce della prima dichiarazione rilasciata dal procuratore capo di Piacenza, che fa riferimento al reato di omicidio stradale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *