Giornata nazionale delle vittime stradali? Meglio la condanna certa per chi ha ucciso

Magari decine e decine di migliaia di persone rimaste gravemente ferite in incidenti stradali, familiari di persone uccise, magari da autisti che si erano messi al volante drogati o ubriachi, avrebbero preferito che venisse proposta una legge che garantisse la certezza della pena per questi assassini al volante, oltre che per tutti coloro che compiono reati gravi. Una legge che permettesse  processi brevi, condanne immediate, niente sconti di pena e libertà dopo pochi mesi, magari persino dei rapidissimi sequesri di beni. In attesa che il miracolo possa accadere, dovranno accontentarsi di una proposta di legge per avere, ogni terza domenica di novembre, la possibilità di ricordare le tantissime persone rimaste uccise e ferite in incidenti stradali. A proporla è il deputato del Pd Emiliano Minnucci, primo firmatario della proposta di legge in tal senso che verrà presentata giovedì nella sala stampa di Montecitorio. “L’Italia è il secondo Paese in Europa per numero di vittime negli incidenti stradali. Una grave situazione a cui il Governo e il Parlamento hanno prestato in questi anni grande attenzione testimoniata anche dalla introduzione dei due nuovi reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali con la legge 23 marzo 2016. In quest’ottica abbiamo presentato insieme a 60 colleghi parlamentari una proposta di legge per istituire la ‘Giornata nazionale delle vittime della strada’, seguendo l’invito lanciato dalle Nazioni Unite che hanno riconosciuto la terza domenica di novembre come momento di ricordo dei milioni di persone uccise e ferite sulle strade”, ha anticipato il deputato del Pd. “La proposta di legge, oltre a rendere omaggio alle vittime e a tutti gli operatori di forze dell’ordine e sanitarie che quotidianamente svolgono attività di prevenzione e soccorso, deve rappresentare l’inizio di un percorso verso una adeguata prevenzione e una corretta condotta da adottare alla guida”.

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