Officina, sosta, lavaggio: alla guida avete un mare di necessità? C’è l’isola del camion

IOTT bassaTrackyGarage. È questo il nome dato all’ultima iniziativa ideata e realizzata da Fai Service per aiutare migliaia di autotrasportatori associati che ogni giorno percorrono centinaia di migliaia di chilometri ad affrontare nel migliore dei modi ogni situazione, comprese eventuali emergenze: una rete di oltre 60 officine meccaniche specializzate nella cura, nella manutenzione e nella riparazione dei mezzi pesanti distribuite in tutta Italia e pronte a fornire “un’assistenza di qualità a prezzi vantaggiosi, puntuale e sicura mettendo loro sempre a disposizione un tecnico qualificato per l’assistenza”, come ha spiegato Alessandro Santini, direttore commerciale di Fai Service, presentando l’iniziativa. “Un nuovo progetto di aggregazione”, ha spiegato sempre Alessandro Santini, “nato dalla ricerca costante della miglior risposta alle richieste dei nostri soci di poter usufruire di servizi studiati su misura per loro e, più in particolare, dal desiderio espresso da moltissimi associati che questo nuovo servizio fosse fornito da un unico interlocutore come Fai Service che fornisce loro, tra le altre cose, pedaggi autostradali, prenotazioni trafori e traghetti, prodotti meccanici, assicurazioni competitive e tessere carburante”. Una domanda che ha ottenuto puntualmente risposta grazie alla realizzazione di questo “circuito” lungo il quale ognuno può trovare l’officina più vicina alla propria sede, o più comoda da raggiungere perché situata lungo percorsi abituali e dove fermarsi sapendo di ottenere così il vantaggio di avere, oltre a una professionalità garantita, anche la garanzia di prezzi vantaggiosi grazie alle convenzioni stipulate da Fai Service, con sconti speciali legati alla global card Trackycard e con il vantaggio del pagamento differito. Di questa rete, che offre notevoli vantaggi anche ai titolari delle officine, assicurando loro non solo una “vetrina” nelle quasi ottomila aziende di autotrasporto associate a Fai Service, ma anche il ruolo di garante della stessa federazione per il regolare pagamento del lavoro effettuato, è entrata a far parte anche Iott, realtà “polivalente” raccontata dal titolare Luigi Calabrese. Iott, ovvero un’impresa nata per occuparsi di autolavaggi di mezzi pesanti e poi cresciuta fino a offrire diversi altri servizi: officina meccanica, parcheggio… Ci racconta chi siete e qual è il percorso che avete fatto fin qui? “Iott è l’acronimo che sta per “Island of the truck”, l’isola del camion. Un nome che credo riassuma davvero bene quanto offriamo. È con questo concetto, con l’obiettivo di creare un punto d’approdo per chi deve trovare una risposta a una sola o a più domande che abbiamo cercato di sviluppare la nostra attività, allargandola oltre al semplice lavaggio di mezzi pesanti. Un simile atteggiamento ha favorito, in sinergia fra loro, l’inserimento degli altri servizi: bonifica cisterne, officina meccanica fissa e mobile, magazzino ricambi, centro revisioni e, ultimo nato, parcheggio videosorvegliato. Un “percorso” finalizzato a dare all’utente autotrasportatore un servizio a 360 gradi, per  agevolargli al massimo l’espletamento del lavoro quotidiano”. Quanto bisogno c’era (e c’è ancora…) di un’area polivalente come la vostra in un Paese, come l’Italia, che offre ancora troppo poco in termini di assistenza a centinaia di migliaia di camionisti in viaggio ogni giorno? “Riteniamo che ci sia ancora molto da fare e consideriamo la polivalenza assolutamente strategica sotto i profili temporali e, conseguentemente, reddituali. Non tralascerei anche il fattore umano legato alla possibilità di offrire ristorazione (punto bar, doccia e servizi gratuiti) che per un lavoro così pesante può avere un positivo significato per l’autotrasportatore. Crediamo che la globalizzazione dei servizi sia assolutamente una risorsa vincente per il futuro”. L’ultima “manovra” imprenditoriale compiuta da Iott è stata decidere di entrare a far parte della rete di  TrackyGarage, il circuito delle officine e dei lavaggi convenzionate per le aziende associate Fai Service. Come è nato il “matrimonio” e cosa vi ha spinto principalmente ad aderire? “Il matrimonio” è nato grazie a un contatto commerciale in comune che ha favorito, per entrambi, la presentazione. La spinta all’adesione è legata al fatto che avvalersi di nuovi compagni di viaggio, di alto profilo, non può che favorire l’allargamento degli orizzonti per ogni azienda, aiutandola a uscire dal proprio “guscio””. Quanto è importante oggi fare rete? “Fare rete è fondamentale per allargare cultura e prospettive aziendali”. Avete già avuto riscontri? “La collaborazione, nata da pochi mesi, ha già palesato riscontri che sicuramente avranno implemento nel prossimo futuro, avendo riscontrato, ritengo da entrambe le parti, una buona attività di interscambio, tale da rendere vivi gli accordi stessi evitando che i medesimi, col tempo tendano, a svanire”. Ogni attività ha un suo punto di forza particolare che spesso fa da traino: qual è il vostro, se dovesse indicarne solo una quale indicherebbe come un’ottima ragione per fermarsi da voi? “La pluralità dei servizi che permette all’utente di soddisfare in toto le proprie esigenze operative avendo, nella nostra struttura, un riferimento preciso”. Ogni attività lavorativa ha anche i suoi aneddoti, le sue storie più curiose da raccontare? Voi avete una storia particolare da raccontare, qualcosa che è accaduto e che ricordate con particolare piacere? “Una storia in particolare no, ma la storia di ogni giornata, vissuta al fianco dei nostri clienti che ci riempie di orgoglio e forza per sviluppare i nostri progetti”. Autotrasportatori spesso dipinti, da una parte dell’opinione pubblica, come quelli brutti sporchi e cattivi… In realtà non sono dei “maniaci” del proprio camion? Amano davvero tenerlo pulito? “Immagine non propriamente corretta. Gli autotrasportatori, nella maggioranza, tengono al proprio mezzo che per molti è la loro seconda “casa”. In questo contesto desiderano che la loro “casa” sia pulita e ordinata”. I tir sono accusati d’essere fra i grandi inquinatori dell’aria. Gli autolavaggi per tir inquinano l’ambiente o lo tutelano? E come? “Rispettiamo la tutela dell’ambiente. I nostri impianti di depurazione e l’attenta selezione dei prodotti che usiamo per lavaggi e bonifiche sono la testimonianza del nostro impegno in questo ambito. Un impegno che mettiamo in ogni cosa che facciamo grazie a un gioco di squadra e grazie alla bravura di ogni singolo “giocatore”: dietro a questo lavoro c’è l’unione di tante risorse che vantano una pluriennale esperienza tecnico-commerciale nel campo dei trasporti, sempre pronte a confrontarsi e a sviluppare nuove esperienze operative. Un gioco di squadra che ora ci vede scendere in campo al fianco di un grande campione come Fai Service…”.

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