Dal tubo di scappamento esce acqua limpida: l’auto col kit a idrogeno stupisce

H11La prima a volersi sedere al posto di guida è stata Elena, con in braccio il suo bimbo di pochi mesi: un gesto simbolico, come a voler indicare la strada per lasciare in eredità ai propri figli, alle generazioni che verranno, un mondo più pulito. Esattamente come l’acqua che Elena ha visto uscire, limpidissima, dal tubo di scappamento, invece di chissà quale nuvoletta biancastra, grigio azzurrina o addirittura nerastra. Ed è stato proprio il tubo di scappamento che emetteva solo acqua una delle grandi sorprese che hanno lasciato sbigottiti Elena e le centinaia di persone che sabato 9 luglio si sono date appuntamento a Treviolo, alle porte di Bergamo, per assistere alla presentazione del kit capace di trasformare la stragrande maggioranza delle auto a benzina o diesel in auto “pulite”, capaci di “sputare” acqua invece che fumo, oltre che di risparmiare carburante visto che grazie a un sistema in grado di produrre idrogeno attraverso elettrolisi, la percentuale, vicina al 30 per cento, di carburante che normalmente un’auto trasforma in gas di scarico viene invece perfettamente e completamente bruciato. Aggiungendo un risparmio economico alla difesa dell’ambiente. Continua a leggere

L’Italia ha bisogno di nuove tragedie per creare più sicurezza nei trasporti?

“Finché il Mezzogiorno non verrà messo nella condizione di far viaggiare i passeggeri, ma anche le merci, con gli standard di efficienza del resto d’Italia, noi continueremo ad avere un Paese diviso a metà e il rischio che tragedie come quella ferroviaria avvenuta in Puglia possano ripetersi. Bisognava evitare che fosse un incidente così drammatico a riproporre il tema di infrastrutture sicure e moderne nel nostro Paese”. Con queste parole il presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggé ha commentato la sciagura ferroviaria avvenuta nella tratta tra Andria e Corato, dove due treni si sono scontrati frontalmente provocando la morte di 23 persone e il ferimento di 52 di cui 24 ancora ricoverati in ospedale, in una decina di casi in gravi condizioni. Continua a leggere

Treni regionali, il governo stanzia 1,8 miliardi. Delrio: “Sicurezza per i pendolari”

Il governo stanzierà ulteriori 1,8 miliardi di investimenti per le reti regionali non di competenza nazionale. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio durante l’informativa urgente alla Camera legata al disastro ferroviario in Puglia. “Purtroppo in questo Paese non è mai stata fatta la cura del ferro, quando bisogna tenere conto che ci sono oltre 5 milioni di persone che lavorano e si spostano per motivi di studio su linee regionali, ma con questo Governo c’è stata un’inversione di tendenza netta rispetto al passato ed abbiamo destinato diversi miliardi al trasporto ferroviario regionale”, ha detto il ministro. Continua a leggere

Scontro tra treni, per le Fs il binario unico è sicuro: “Polemiche senza senso”

“La polemica sul binario unico non ha senso, in Italia e nel resto del mondo la maggior parte delle linee sono a binario unico, il sistema di sicurezza non dipende dal numero dei binari: tutte le linee ferroviarie hanno un livello di sicurezza garantito, anche quelle a binario unico”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini. Continua a leggere

Volete pilotare un aereo? In mezz’ora si decolla e si atterra senza problemi

pilota_aperturaMezz’ora per imparare a volare, per mettersi alla cloche, decollare e usare il cielo come una strada. Non è un sogno. La realtà è quella del progetto Pilota un aereo, grazie al quale chiunque può vivere da protagonista la straordinaria esperienza del volo. Come racconta ilmadeinbergamo.it (clicca qui), “la mission di Pilota un aereo è infatti proprio quella di diffondere la cultura del volo e di renderlo accessibile a tutti quei sognatori che spesso si trovano a camminare con il naso rivolto all’insù e ai quali basta mezz’ora per trasformare un sogno fino a ieri irrealizzabile in una realtà facilissima da realizzare”. Continua a leggere

L’Italia non sa fare logistica e lo sviluppo invece di accelerare frena: per colpa di chi?

L’Italia della logistica ha innestato la retromarcia: una pessima notizia per l’intero Paese e in particolare per coloro che, per anni, si sono distinti nel definirsi il cervello con il quale il Governo deve dialogare nel mondo del trasporto e della logistica. I dati elaborati dagli esperti della Banca Mondiale, a cui fanno capo la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo e l’Agenzia internazionale per lo sviluppo, ci dicono che l’Italia si colloca al 21esimo posto nell’indice di performance logistica, al 19esimo posto nella dotazione infrastrutturale, al 17esimo nelle spedizioni internazionali e al 22esimo posto per quanto riguarda i tempi di spedizione, mentre sul fronte tecnologico siamo retrocessi dal 14esimo al 20esimo posto. Continua a leggere