“Paese a tradizione cristiana, chi non ci rispetta se ne vada”: rimossi i cartelli

Sono stati rimossi i cartelli stradali che Alessandro Seghezzi, sindaco di Pontoglio, nel Bresciano, aveva fatto installare lo scorso dicembre all’ingresso del paese. La scritta “Pontoglio. Paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene” aveva provocato un fiume di polemiche.

La decisione di rimuovere i cartelli, spiega una nota della Cgil di Brescia, era già stata annunciata il 30 maggio scorso dallo stesso legale del Comune bresciano. Era successo durante la prima udienza in Tribunale a Brescia sul ricorso promosso dalla Fondazione Piccini e dall’Associazione giuristi per l’immigrazione con il sostegno della Camera del Lavoro. Venerdì è in calendario una seconda udienza per “verificare”, spiega la Cgil, “l’effettiva rimozione dei cartelli”. “Un’operazione di propaganda fatta dal sindaco utilizzando risorse pubbliche e che ha causato danni. Per questo si chiede comunque il pagamento del danno”, afferma Damiano Galletti, segretario della Camera del Lavoro di Brescia, nell’annunciare l’intenzione di proseguire comunque col giudizio. Lo scorso maggio il Ministero dei Trasporti aveva dato due settimane di tempo al sindaco di Pontoglio per rimuovere i cartelli perché non conformi al Codice della strada.

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