Autobus italiani vecchi: l’età media è di 11,6 anni, cinque in più del resto d’Europa

Quattordici milioni di viaggiatori al giorno, mille aziende che danno lavoro a circa 110mila addetti, ricavi complessivi per 10,6 miliardi di euro. Sono i numeri del trasporto pubblico locale che emergono dall’indagine conoscitiva dell’Antitrust. Tra i dati preoccupanti spicca l’età del parco circolante degli autobus. Sulle strade, infatti, ci sono mezzi sempre più vecchi: l’età media è di circa 11,6 anni, quasi cinque in più della media europea.
Il parco autobus è di circa 50mila unità: il 28 per cento è rappresentato da Euro 1 ed Euro 2, ma c’è ancora un 5 per cento di Euro 0; soltanto l’1 per cento degli autobus è Euro 6; è dell’1 per cento anche la quota degli elettrici.
In termini di viaggiatori trasportati il trasporto pubblico locale rappresenta l’88 per cento dell’intero settore dei trasporti. Ogni anno, in media, vengono trasportati circa 5,3 miliardi di passeggeri, vale a dire oltre 14 milioni di persone che si spostano giornalmente. Il settore genera ricavi complessivi che ammontano a 10,6 miliardi di euro, a fronte di una spesa pubblica per il Tpl pari a circa 7,2 miliardi di euro (solo spesa corrente), la seconda voce di spesa per le Regioni, dopo la sanità. In Italia ci sono circa mille aziende, che impiegano complessivamente circa 110mila addetti (1 per cento del totale degli addetti in Italia). Delle 1.011 aziende che risultavano attive nel 2013, solo 26 prestavano servizio nelle ferrovie regionali, il resto nelle autolinee su gomma. La distribuzione delle aziende per numero di addetti mostra un settore caratterizzato dalla prevalenza di imprese di piccole dimensioni: il 43,3 per cento delle aziende di Tpl su gomma (autolinee) ha un numero massimo di cinque addetti; il 16,8 per cento ha un numero di addetti compreso tra 6 e 10; il 12,3 per cento tra 11 e 20 addetti; il 10,1 per cento tra 21 e 50; solo il 5,1 per cento ha tra 50 e 100 addetti; infine il 10,5 per cento conta più di 100 addetti; le imprese con più di 1.000 addetti sono soltanto 20. La metà delle aziende si trova nelle Regioni meridionali e insulari (534), poco più del 29 per cento si trova nell’Italia settentrionale, il resto al Centro. Nel 2014, 157 aziende erano partecipate da enti pubblici; di queste, 116 svolgono servizi di trasporto pubblico locale e 41 servizi collegati. Nell’ambito delle 116 aziende a controllo pubblico che prestano servizi di Tpl (su un totale di 988 aziende), 88 sono a totale partecipazione pubblica e le rimanenti 28 a partecipazione mista; nella quasi totalità dei casi l’azionista di controllo è pubblico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *