Gite scolastiche poco sicure? Studenti in viaggio con mezzi e autisti non adeguati

Autisti pronti a mettersi al volante dopo aver bevuto oppure senza patente abilitata alla guida del pullman; mezzi con le gomme lisce, i fari guasti, le cinture di sicurezza non funzionanti; velocità troppo alte e mancanza di assicurazioni: sono troppe le violazioni riscontrate dalla Polizia nell’ambito dell’iniziativa “Gite scolastiche in sicurezza”, il progetto finalizzato a rendere il più sicuro possibile il trasporto scolastico, nato dalla collaborazione tra Polizia di Stato e ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Un’iniziativa, spiega la Polizia in un comunicato, “che ha sicuramente permesso di evitare incidenti ai nostri ragazzi oltre ad aver evidenziato l’inaffidabilità di diverse società di trasporto collettivo di persone con autobus”. Il progetto prevedeva l’invio ai dirigenti scolastici di un vademecum con informazioni per l’organizzazione in sicurezza delle gite, con delle linee guida, elaborate dalla Polizia Stradale, per la scelta e il controllo della regolarità delle imprese di trasporto, dell’idoneità del conducente e delle condizioni generali dei veicoli. All’interno c’era anche l’invito agli accompagnatori a segnalare alla Polizia comportamenti scorretti del conducente, come parlare al cellulare, ascoltare musica con gli auricolari o bere alcolici. Il progetto prevedeva inoltre dei controlli da parte della Stradale: dal 16 febbraio 2016 al 31 maggio 2016 sono stati 9.944 gli autobus controllati (di cui 6.982 su richiesta delle scuole), pari al 10 per cento circa del parco veicolare in Italia. Il risultato, spiega la Polizia, “è stato che 1.735 veicoli, il 17,5 per cento circa, presentavano irregolarità. Le violazioni più ricorrenti sono state gli pneumatici lisci, le cinture di sicurezza non funzionanti, i fari guasti, gli specchi retrovisori danneggiati, gli estintori inefficienti e le uscite di sicurezza non agibili. Ma anche la guida senza patente, l’eccesso di velocità e la mancanza di assicurazione”. Tra i casi segnalati, c’è la vicenda di una scolaresca, partita da Fermo per Napoli, che non è rimasta coinvolta in un incidente perché le insegnanti, vista l’inaffidabilità dell’autista, avevano fatto scendere poco prima gli alunni. Ma anche la disavventura di una scuola di Verona in partenza per Monaco, fermata dall’intervento della Stradale che ha trovato l’autista positivo all’etilometro; fortunatamente la scolaresca è partita ugualmente grazie all’arrivo di un altro autista. In provincia di Napoli, invece, la Polizia ha denunciato un conducente sprovvisto della patente abilitata alla guida degli autobus, già condannato per detenzione di droga e che lavorava in nero. Il controllo non ha impedito la gita perché la ditta ha inviato un nuovo mezzo con un autista in regola.

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