“Cancellare il bollo auto e compensare questa manovra con l’aumento dell’accisa sui carburanti rischia di essere un ennesimo gioco delle tre carte nel quale quei cittadini e imprese che non possono fare a meno dell’uso degli autoveicoli per svolgere il proprio lavoro non potranno che perdere”. Così il vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè ha commentato la proposta condivisa dal premier Matteo Renzi di abolire il bollo auto con l’aumento delle accise sui carburanti.
“Non va dimenticato inoltre che per alcuni grandi utilizzatori di gasolio, come le imprese di trasporto pubblico locale, la disposizione creerebbe un pesante danno che si tradurrebbe inevitabilmente in un aggravio di costi del biglietto per gli utenti del servizio o in una partita di giro per le casse dello Stato, se chiamate a rispondere in ultima istanza ai maggiori oneri. Non resta che sperare che la proposta resti soltanto una battuta nell’ormai avviata campagna di primavera”.
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Ci perderanno tutti, trasportatori merci e persone, pendolari e chi usa i veicoli per lavorare in maniera diretta e pesantissima (con un aumento di 16 cent che può aumentare quanto pagato oggi del 900%) e anche chi risparmia si troverà aumenti dei biglietti del Trasporto pubblico e di tutte le merci che viaggiano su strada. Solo lo stato ci guadagnerà (e molto) ed avrà ancora più soldi da sprecare.
Non vengono mai prese in considerazione le regioni di confine, dove come in questo caso, il vantaggio di fare il pieno all’estero e non pagare più il bollo sarebbe notevole.