Telefonino killer sulle strade: è lui la principale distrazione causa d’incidenti

Basta guardarsi attorno, osservare le auto ferme ai semafori e, in alcuni casi, anche quelle in movimento per rendersi conto che il fenomeno sta diventando sempre più preoccupante. Le persone, soprattutto i giovani, che utilizzano lo smartphone mentre guidano sono sempre più. C’è chi telefona, chi scrive, chi consulta i social network. Comportamenti pericolosissimi che possono mettere a repentaglio la vita di chi è sulla strada. La distrazione alla guida è considerata una delle principali cause degli incidenti, ma troppi non se ne rendono conto.

Diversi studi, spiega il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in una scheda legata alla campagna #sullabuonastrada, “hanno confermato una generale sottovalutazione della distrazione come fattore di rischio da parte dei conducenti. Peraltro il fenomeno è in crescita parallelamente alla diffusione dell’utilizzo di dispositivi telefonici e di bordo che possono distogliere l’attenzione dalla guida”. I dati Istat dicono che nel 2014 il numero di incidenti imputabili alla guida distratta sono stati circa 37mila, il 20 per cento degli incidenti stradali con feriti. Valori in linea con quanto stimato dalla Commissione europea che individua la distrazione come causa di una percentuale variabile dal 10 al 30 per cento di incidenti. La guida, ricorda il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “richiede continua attenzione alla strada e al traffico” e “non prestare una piena attenzione può condurre ad una perdita di controllo o ad una andatura incerta che può mettere a rischio sé stessi e gli altri. Sebbene non esista una definizione comune del termine “distrazione” per il guidatore, generalmente si conviene che il guidatore è distratto quando la sua attenzione è focalizzata su qualcosa di diverso della guida: distrazioni visive, uditive, biomeccaniche (regolazioni degli apparecchi di bordo) oppure distrazioni cognitive (sovrappensiero). Poiché guidare è prima di tutto un’attività che coinvolge le capacità visive, le distrazioni visive sono tra quelle più pericolose. In ogni caso l’importante è capire che non è possibile fare due cose contemporaneamente quando una di queste è guidare”. Diversi studi hanno dimostrato che il rischio di incidente per chi utilizza il cellulare mentre guida è fino a quattro volte superiore rispetto a chi non ne fa uso. Nella scheda, il ministero ricorda anche cosa prevede il Codice della strada: “È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore. Chiunque violi tale indicazione è soggetto a sanzione amministrativa e ad una decurtazione di 5 punti patente”.

2 risposte a “Telefonino killer sulle strade: è lui la principale distrazione causa d’incidenti

  1. Ci vuole il pugno di ferro e basta! Pure io vedo molti automobilisti che non riescono a stare lontani dal telefonino mentre guidano. Se la legge venisse veramente applicata, ogni giorno si decurterebbero MILIONI di punti patente. Il fatto è che i vigili, anche quando ci sono, fanno finta di non vedere…

  2. Ma questa violazione che è sotto gli occhi di tutti non risulta pervenuta ai nostri uomini politici, di governo in primis e parlamentari poi. Nelle modifiche al Codice della strada questi demagoghi hanno solo pensato ai voti dei familiari delle associazioni vittime della strada ed hanno fatto finta di introdurre normative più severe. (avete forse letto che qualcuno che ha ammazzato è finito in gattabuia? no! ai domiciliari. Ma come ad un uomo politico che è sospettato di aver compiuto un atto poco opportuno e tutto da provare si getta in galera: un ubriaco, drogato o che parla al telefonino e che ammazza qualcuno (quindi il fatto è costatabile) riserviamogli l’attenzione di mandarlo a casa agli arresti domiciliari. E’ giustizia questa?

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