134 euro l’anno: la tassa occulta che il Comune di Milano fa pagare in multe

Centottantotto milioni e mezzo di euro in contravvenzioni, 51 milioni in più rispetto allo scorso anno. È come se ogni abitante di Milano, bambini compresi, versasse una tassa di 134 euro l’anno al Comune. Il sospetto che le multe servano a far cassa e a mettere a posto il bilancio comunale è a questo punto molto più che un sospetto. A denunciarlo non è un’associazione di categoria o una testata giornalistica, ma l’ex ministro alle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, secondo il quale quei dati sulle multe “sono da incubo”. “Metà di questi soldi li usiamo per la sicurezza delle strade” è stata la tesi sostenuta dalla “difesa”, affidata a Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile che non ha fatto che surriscaldare ulteriormente l’ex ministro: “E vorrei vedere, lo impone la legge. Ma la legge non dice che la sicurezza stradale debba essere finanziata a suon di multe. Se tutti i cittadini diventassero virtuosi, ed è quello che ogni amministratore si dovrebbe augurare, e non facessero più infrazioni, il Comune azzererebbe gli interventi per la sicurezza? I numeri abnormi delle multe testimoniano come la città sia stata governata con un approccio vessatorio nei confronti degli automobilisti considerati sempre di più come limoni da spremere”.

4 risposte a “134 euro l’anno: la tassa occulta che il Comune di Milano fa pagare in multe

  1. È semplicemente vergognoso l’accanimento di tutte le amministrazioni contro gli automobilisti in generale emettono contravvenzioni tramite il multanova anche solo per aver superato di 1km il limite imposto dalla segnaletica. VERGOGNA!

  2. 0.2 km/h oltre la tolleranza è il record che ho raggiunto e per il quale mi hanno rifilato 90€ di multa! e poi mi parlano di sicurezza ?!?

  3. Queste situazioni sono figlie di una cultura del divieto e del mondo vetero ambientalista che sono ben presenti in diverse amministrazioni locali. I milanesi queste evoluzioni se le sarebbero dovute aspettare conoscendo le idee del sindaco Pisapia e della maggioranza che lo sostiene. Avete fatto quella scelta? adesso paghino e soprattutto riflettano in futuro.

  4. Per fortuna che la Fai in tempi non sospetti aveva denunciato il comportamento dell’amministrazione Milanese. Come dice Armando la cultura dei divieti e aggiungo, quella per cui chi è al potere deve preoccuparsi di insegnare al cittadino i comportamenti virtuosi, ha prodotto multe e malumore. Sempre loro avevano introdotto l’Ecopass definito da Fai ECOTASS.

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