Scontro fra associazioni dei traghetti, il caso approda al ministero dei Trasporti

Approda al ministero dei Trasporti il caso dei contributi statali da riconoscere alle compagnie di navigazione, caso che ha visto scontrarsi le due principali associazioni del settore, Confitarma e Fedarlinea, sulla scelta di concedere benefici fiscali e contributivi anche alle compagnie che assumono lavoratori extracomunitari, come richiesto dalla prima federazione, presieduta da Emanuele Grimaldi, o solo agli armatori che assumendo esclusivamente dipendenti italiani o comunitari, come chiesto invece dall’armatore di Tirrenia e Moby, Vincenzo Onorato, posizione quest’ultima condivisa da Fedarlinea.

E proprio i vertici di Confitarma e di Fedarlinea sono stati convocati per martedì 22 marzo alle 14.30 a Roma dal sottosegretario Simona Vicari, per “partecipare a una riunione di coordinamento relativa alle problematiche concernenti la Tonnage tax e gli sgravi contributivi per il personale marittimo”. Sgravi contributivi che, secondo i rappresentanti di Confitarma potrebbe avere risvolti negativi sull’economia del settore, e che invece per Fedarlinea rappresentano la sola possibile rotta da seguire per il Governo. Per una ragione semplicissima: perché sarebbe inaccettabile non riservare benefici fiscali e contributivi, finanziati con le tasse pagate dai cittadini e dalle imprese italiane, a chi sostiene l’occupazione nazionale e comunitaria, consentendo anche a chi imbarca extracomunitari esclusivamente per tagliare i costi del personale, di ottenere le stesse identiche agevolazioni”.

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