Più controlli nelle imprese di trasporto, la Cgil invita il Governo ad accelerare

“I controlli nel mondo dell’autotrasporto, da realizzarsi sia sulle strade sia negli uffici delle aziende del settore, dovranno essere effettivi e non sporadici”. Ad affermarlo sono i responsabili della Filt Cgil che commentando il protocollo d’intesa sottoscritto dai ministri delle Infrastrutture e Trasporti, del Lavoro e Politiche Sociali e dell’Interno per la programmazione dell’attività di controllo su strada e presso le imprese di autotrasporto, hanno denunciato come “non passi giorno senza assistere nel nostro Paese a un sempre maggior numero di infrazioni del codice della strada con tachigrafi manomessi. La diffusa la violazione della legislazione e delle regole dei rapporti di lavoro, della disciplina sul distacco transazionale dei lavoratori stranieri, del mancato riconoscimento del giusto salario e della non osservanza dei periodi di riposo previsti dalle norme vigenti dal contratto nazionale logistica, trasporto merci e spedizione inoltre”, sempre secondo i rappresentanti sindacali, “non fanno altro che indebolire le norme sulla sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori e si riflette negativamente sulla stessa sicurezza stradale. È di importanza fondamentale dunque che gli stessi ministeri possano aprire un confronto con tutte le parti sociali interessate al fine di effettuare un focus sulle problematiche dell’autotrasporto e riprendere anche il tavolo della legalità della logistica a cui il trasporto delle merci è direttamente collegato e raggiungere velocemente il rinnovo del contratto dove un capitolo specifico è dedicato all’autotrasporto”.

3 risposte a “Più controlli nelle imprese di trasporto, la Cgil invita il Governo ad accelerare

  1. Ben svegliati sindacati!! Forse avete capito che gli interessi delle aziende in regola non sono poi così diversi da quelli dei propri autisti? Speriamo sia l’inizio di un percorso comune per tutelare il trasporto Italiano!

  2. Per fare 31 auspico controlli presso i committenti, perché la “diffusa violazione della legislazione” non è solo opera di quei criminali di autotrasportatori come a qualcuno piace dipingerci! Quanto al distacco internazionale dobbiamo chiedere conto ai politici che lo hanno votato in Europa. Faceva comodo a qualcuno che ne ha abbondantemente usufruito. E non sono certo le piccole imprese di autotrasporto.

  3. La questione della somministrazione del personale ha delle precise responsabilità che sono da suddividere tra i rappresentanti dei lavoratori, quelli degli spedizionieri e qualche associazione di categoria che lasciò solo chi nel 2008 pose con forza il problema che venne sottovalutato. Per quanto riguarda i controlli nelle imprese ben vengano, ma nessuna delle autorità dimentichi che in alcuni casi ben precisi è disposto il controllo anche dei committenti. Ora le denunce per omissioni di atti d’ufficio saranno conseguenze logiche.

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