Caccia ai tir fuorilegge: sì ai controlli anche negli uffici delle imprese di trasporti

Più controlli sulle strade, ma anche negli uffici delle imprese di autotrasporto, per assicurare più legalità e più sicurezza sulle strade. Lo hanno deciso i ministri delle Infrastrutture e Trasporti, del Lavoro e Politiche Sociali e dell’Interno che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la programmazione dell’attività di controllo su strada e presso le imprese di autotrasporto cui parteciperà anche il personale ispettivo del Ministero del lavoro, ampliando così la natura delle verifiche da effettuare, con particolare riguardo al rapporto di lavoro del conducente. L’attività congiunta, si legge in una nota diffusa dal ministero,  “contribuirà, come richiesto anche dalle associazioni di categoria, a rendere più efficaci i controlli, finalizzati, tra l’altro, a colpire i fenomeni di concorrenza sleale e sarà indirizzata in particolare all’autotrasporto internazionale e al cabotaggio dove maggiormente occorre prevedere una implementazione delle verifiche. L’attività di controllo sarà avviata per un periodo sperimentale di tre mesi on  Veneto, Emilia Romagna e Puglia, e gli esiti di tali verifiche saranno valutati da un apposito tavolo tecnico costituito da rappresentanti dei tre Ministeri al fine di estendere l’attività a tutto il territorio nazionale.

9 risposte a “Caccia ai tir fuorilegge: sì ai controlli anche negli uffici delle imprese di trasporti

  1. Mi sembra troppo bello per essere vero ma non preoccupatevi, finirà che, anziché andare dalle ditte che hanno già beccato a viaggiare con i mezzi con tachigrafo taroccato, con autisti schiavi, senza revisione,con sovraccarico o che viaggiano a 100/110 kmh nonostante il limitatore, verranno dalle ditte in regola a fare le pulci per giorni e per sanzionare lo sforamento di 5/10 minuti dei tempi di guida e riposo per rientrare in sede o cercare un parcheggio. Sarò pessimista o realista?

  2. Forse le continue e pressanti richieste di chi da anni non a chiacchiere ma con i fatti opera perché le imprese che non operano nel rispetto delle leggi smettano di fa concorrenza sleale a quelle che invece le rispettano, stanno avendo successo. A qualcuno dovremo riconoscere questa coerenza o no? Certo si dovrà garantire anche i controlli ai committenti e agli operatori esteri. Intanto si avvia un processo.

  3. Il Governo cominci i controlli dagli uffici delle aziende parassita di qui parla Uggè nell’articolo che avete pubblicato mercoledì… Cominci a mandare un po’ di agenti della Guardia di finanza nelle decine di migliaia di imprese di autotrasporto che non possiedono neanche un camion (e qualcuno dovrebbe spiegare cosa fanno….).

  4. 40 mila aziende di autotrasporto in Italia non possiedono neanche un camion della Burago!!!!! Perché non partire da loro con i controlli?

  5. Appunto signor Rota, perché? Perché pur conoscendo la situazione, da molti anni non c’è verso di estrometterle o di chiederne la regolarizzazione? Perché non si rende noto il vero motivo di questo attendismo? L’Albo è pubblico: pubblichiamo i nomi di costoro. Chissà, potremmo scoprire qualcosa di interessante.

  6. L’Albo è pubblico: pubblichiamo i nomi di costoro? Perfettamente d’accordo. Tutti quelli che sono a favore lo dicano!!!!!

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