Per Lamborghini un 2015 ad alta velocità, record di vendite e fatturato in crescita

Record di vendite e fatturato che cresce: il 2015 è stato l’anno migliore della storia di Lamborghini. Il marchio italiano, che fa parte del Gruppo Audi, ha infatti consegnato (per la prima volta) più di 3.000 auto e fatturato il 39 per cento in più rispetto all’anno precedente. Da Sant’Agata Bolognese sono partite per tutto il mondo 3.245 tra Huracan e Aventador, il 28 per cento in più rispetto alle 2.530 consegnate nel 2014. Continua a leggere

Caccia ai tir fuorilegge: sì ai controlli anche negli uffici delle imprese di trasporti

Più controlli sulle strade, ma anche negli uffici delle imprese di autotrasporto, per assicurare più legalità e più sicurezza sulle strade. Lo hanno deciso i ministri delle Infrastrutture e Trasporti, del Lavoro e Politiche Sociali e dell’Interno che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la programmazione dell’attività di controllo su strada e presso le imprese di autotrasporto cui parteciperà anche il personale ispettivo del Ministero del lavoro, ampliando così la natura delle verifiche da effettuare, con particolare riguardo al rapporto di lavoro del conducente.  Continua a leggere

Controlli intelligenti per strada ma anche negli uffici: la sicurezza si garantisce così

lanziLa sicurezza stradale viaggia lungo percorsi diversi. Non necessariamente d’asfalto. Può (anzi deve) passare per esempio attraverso uffici e computer, dove (e grazie ai quali) controllare comportamenti amministrativi che possano far scattare un campanello d’allarme, far capire chi guida un’impresa di trasporto correttamente e chi no, chi può rappresentare un pericolo per se e per milioni di persone che viaggiano e chi questi pericoli fa di tutto, invece, per fermarli. Controlli amministrativi che, abbinati a controlli più ‘intelligenti’ lungo le strade potranno dare ottimi risultati. Parola di Leonardo Lanzi, presidente di Fai Conftrasporto Parma, città che ha saputo trasformare la sicurezza da un mare di belle parole (come avviene purtroppo in altre realtà) a una montagna di fatti concreti, grazie a  un percorso avviato in collaborazione con le forze dell’ordine del territorio, condividendo le strategie. Continua a leggere

“Sistemare le strade non è di destra o di sinistra. È una cosa bella per l’Italia”

“La nuova Variante di Valico è fantastica, imparagonabile al vecchio tratto appenninico. Mettendo a posto le strade stiamo facendo un piacere all’Italia. Non è una cosa di destra o sinistra, è una cosa bella, per l’Italia”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Isoradio. Continua a leggere

Omicidio stradale, ecco tutte le novità introdotte con la nuova legge

Chi causerà un incidente mortale rischierà fino a 18 anni di carcere. È una delle novità della legge sull’omicidio stradale, approvata mercoledì al Senato con il voto di fiducia. Il reato è di fatto graduato su tre varianti. Nel caso in cui la morte sia causata violando il Codice della strada resta la pena già prevista (da 2 a 7 anni), ma la sanzione penale aumenta sensibilmente negli altri casi. Con la nuova legge, chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). La pena può però aumentare della metà se a morire è più di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere.
Ecco le altre novità del testo. Continua a leggere

Riprendetevi l’auto. Denuncia Volkswagen per le emissioni, il giudice gli dà torto

Ha denunciato Volkswagen, chiedendo il ritiro dell’auto e la rescissione del contratto a causa delle alterazioni dei dati sulle emissioni, ma il giudice ha dato ragione alla casa costruttrice. È successo a Bochum, in Germania. Nel processo che si è tenuto mercoledì, il primo di questo tipo relativo allo scandalo che ha coinvolto il gruppo tedesco, il giudice ha infatti stabilito che Volkswagen non deve riprendersi il veicolo. Continua a leggere