Semafori inutili: 4 su 5 servono solo a moltiplicare tamponamenti e smog

Semafori inutili? A volte, guidando, capita di essere fermati a minuscoli incroci, su minuscole strade magari attraversate da altre carreggiate ancora di minor importanza, di domandarsi se quell’impianto serviva davvero a qualcosa. Ora uno studio effettuato da alcuni studiosi dell’Iea, acronimo che sta per Institute of Economic Affairs ci svelano addirittura che moltissimi semafori non solo sono inutili, ma “dannosi”. Ovvero, dispendiosi in termini economici, di tempo e anche di qualità dell’ambiente. Secondo i protagonisti di questa indagine, che ha preso in esame i semafori del Regno Unito, addirittura solo un semaforo ogni cinque sarebbe davvero utile. E gli altri? Inutili, anzi, peggio.  Utili solo ad allungare le soste, quasi sempre a motore acceso e dunque scaricando fiumi di veleni nell’aria; utili ad allungare la durata dei tragitti delle persone e a far arrivare la gente in ritardo al lavoro; utili (si fa per dire) perfino a moltiplicare i rischi legati alla sicurezza. Un esempio? Il numero maggiore di incidenti è causato da tamponamenti, spessissimo ai semafori. Nel 2014 sono stati il 18 per cento degli incidenti in Italia e spessissimo sono stati provocati dal riflesso ritardato di chi, guidando, non si è accorto che la vettura davanti a lui si era fermata con l’arancione.

Una risposta a “Semafori inutili: 4 su 5 servono solo a moltiplicare tamponamenti e smog

  1. Chi deve affrontare il traffico sa bene quanto siano importanti i semafori per una buona viabilità. Questi strumenti, infatti, sono assolutamente fondamentali per la prevenzione degli incidenti, ma forse non sempre vengono utilizzati al meglio e questo, come evidenzia l’articolo, potrebbe portare a raggiungere il risultato opposto. Inoltre, un semaforo che non smaltisce bene il traffico obbliga le vetture a sostare per più tempo a motore acceso, con conseguenze per l’ambiente. Sono convinta che per migliorare questa situazione si debba ragionare in un’ottica più ampia, di “Smart Transportation”; solo con la collaborazione e la ricerca, infatti, sarà possibile creare un ecosistema di trasporti – che pure includa ancora i semafori – che sappia monitorare in tempo reale le condizioni del traffico, così da ridurre il più possibile soste, ingorghi e potenziali situazioni di pericolo.

    Julia Cozzi Xerox Spa – Europe Country Manager – Marketing & Communication Europe

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