Compagnie di navigazione italiane colate a picco entro 5 anni? Evitarlo si può

Gli armatori italiani potrebbero alzare bandiera bianca entro cinque anni come ha denunciato il proprietario di Moby e Tirrenia Vincenzo Onorato? Difficile dirlo: più facile invece prevedere che possa colare a picco l’occupazione nel settore per i lavoratori italiani qualora le pressioni sul Governo da parte di Confitarma, denunciate dallo stesso Onorato ma smentite dal presidente dell’associazione dell’imprenditoria marittima Emanuele Grimaldi, portassero davvero all’estensione di benefici fiscali italiani a tutte le bandiere comunitarie, anche a quelle che imbarcano marittimi extracomunitari. Onde  evitare dubbi, meglio precisare subito una cosa: chi è al timone dell’Italia deve trovare una rotta che difenda i posti di lavoro per gli italiani. È un (bruttissimo) vezzo di un’imprenditoria che non considera l’uomo quello dell’apertura indiscriminata a lavoratori extracomunitari solo perché costano meno. Bruttissimo e pericoloso visto che se non verrà alzata una diga per fermarlo allargherà il bacino dei già tantissimi senza lavoro italiani. Il premier Matteo Renzi, impegnato in una difesa degli interessi nazionali e che con il Job act ha fatto ripartire l’occupazione, può tutelare i nostri cittadini.  Può e deve, perché nel mondo dei trasporti l’”occupazione straniera” è già in atto. Sono sempre più le imprese di autotrasporto costrette, per  essere competitive, a ricorrere al personale in affitto o alla  fittizia localizzazione all’estero, nel totale disinteresse di chi dovrebbe tutelare i lavoratori. Utilizzando uno slogan attualissimo l’Italia deve dunque gridare con forza “Je suis (avec) Onorato”. Perché non si infrangono le leggi se si destinano interventi pubblici agli armatori comunitari che imbarcano marittimi nazionali e comunitari: si aiuta il Paese. Quello che appare evidente è che, muovendosi sott’acqua, gruppi esteri stanno cercando di acquisire l’imprenditoria nazionale: fa parte delle regole del gioco, ma non può avvenire per il disinteresse del Governo. Germania e Austria per evitare l’esplosione del fenomeno del personale sotto pagato hanno varato il salario minimo…  

Paolo Uggé, presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio. 

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