La privatizzazione delle Fs rilancerà il trasporto ferroviario delle merci

L’avvio del processo di privatizzazione delle Ferrovie dello Stato Italiane potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova fase per il rilancio del trasporto ferroviario in Italia. Lo affermano in una nota Anita, Assologistica, Conftrasporto e Fercargo che “in rappresentanza dell’offerta di servizi logistici in Italia” esprimono “pieno apprezzamento e sostegno alla scelta comunicata dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, sulla privatizzazione del gruppo Fs”.

Le associazioni condividono, in particolare, “l’azione che il Governo intende compiere scorporando la società Rfi dall’operatore ferroviario Trenitalia, a vantaggio di una completa indipendenza e terzietà del gestore della rete rispetto a tutti gli operatori ferroviari ed intermodali operanti sul mercato del trasporto merci”. Nella nota, Anita, Assologistica, Conftrasporto e FerCargo ricordano che da troppi anni “il settore ferroviario risente negativamente della mancanza di scelte chiare e condivise a favore di una maggiore competitività del servizio di trasporto delle merci. Una competitività di cui potrà beneficiare l’intero sistema economico italiano sia esso rappresentato dalle aziende manifatturiere importatrici o, più in generale, dai consumatori e da tutti i soggetti che richiedono sempre di più soluzioni logistiche sostenibili dal punto di vista ambientale”. Le associazioni, si legge nel comunicato, sono “pronte e disponibili ad ogni possibile confronto sul tema”, e auspicano “un processo veloce ed efficace, anche alla luce delle attuali condizioni economiche mondiali, e in particolare italiane, per le quali la ferrovia rappresenta un’opportunità per acquisire nuove quote di mercato rispetto ai flussi commerciali scambiati con principali mercati del centro e Sud Europa”.

Una risposta a “La privatizzazione delle Fs rilancerà il trasporto ferroviario delle merci

  1. Purtroppo non condivido tutto questo entusiasmo: il mercato del trasporto ferroviario è stato ampiamente bistrattato, ed oggi si regge a malapena in piedi. Un rilancio strategico avrebbe voluto dire tirare fuori dal pantano il settore e poi lasciarlo andare con le sue gambe, ho il vago timore che qui, invece, si lasci nel pantano il settore e se ne provochi la definitiva chiusura.

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