Autotrasporto, cambiano i controlli sulle aziende: c’è un nuovo protocollo d’intesa

L’obiettivo è migliorare l’efficacia dei controlli sull’autotrasporto. Sta per essere siglato un protocollo d’intesa tra i ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Interno e del Lavoro e delle Politiche sociali per garantire controlli integrati ed efficaci nel settore dell’autotrasporto. In base al protocollo, spiega una nota del Ministero dei Trasporti, “il personale delle diverse amministrazioni programmerà una serie di accertamenti, anche su strada, con l’obiettivo di specializzare ed ottimizzare i controlli presso le imprese;

semplificare le procedure di accertamento di competenza del Ministero del Lavoro; ampliare la natura delle verifiche, nel rispetto delle reciproche competenze, estendendole al rapporto di lavoro del conducente; avviare le verifiche, anche presso le sedi delle imprese, sulla regolarità dei contratti di somministrazione del lavoro; semplificare e dare maggiore efficacia al procedimento amministrativo ed al successivo momento sanzionatorio ed esecutivo di competenza del Ministero del Lavoro”. Si partirà con un periodo sperimentale di tre mesi, “al fine di definire al meglio gli strumenti operativi” con attività di controllo realizzate con la partecipazione degli Ispettorati del Lavoro in tre regioni: Veneto, Emilia-Romagna e Puglia. Al termine della fase sperimentale i risultati saranno valutati da un tavolo tecnico (al quale parteciperanno esponenti delle tre amministrazioni) che “avrà il compito di individuare, anche tramite confronti con le strutture territoriali, gli strumenti per il miglioramento dell’efficacia nell’attuazione del presente protocollo d’intesa e di formulare le relative proposte”.

Una risposta a “Autotrasporto, cambiano i controlli sulle aziende: c’è un nuovo protocollo d’intesa

  1. Un suggerimento per i controlli: prendere tutte le ditte che negli ultimi sei mesi hanno fatto infrazioni alle ore di guida, sovraccarichi, alterazioni tachigrafi e fargli un bel controllo approfondito su tutti i mezzi per vedere se si sono rimesse in regola, poi passerei alle ditte di trasporto che utilizzano somministrazione del lavoro per vedere se rispettano il 20 per cento previsto dalla legge a poi a quelle che non chiedono il rimborso dell’accise e infine a quelle che risulteranno non regolari nel nuovo database dell’Albo appena (parzialmente) inaugurato. Spero di essere smentito ma temo che, come sempre, verranno a controllare quelli che si sono sempre sforzati di lavorare in regola e li sanzioneranno pesantemente per ogni piccola distrazione.

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