Non paga al casello per 4464 volte: sequestrati 44 camion a un trasportatore

Viaggiare in autostrada senza pagare il pedaggio è il sogno di molti. Un sogno che un’azienda di autotrasporto della provincia di Bergamo ha deciso di trasformare in realtà con una serie di stratagemmi: come accodarsi ad altri veicoli per “ingannare” il Telepass, oppure chiedere il modulo del pagamento da effettuare entro 15 giorni e poi “dimenticarsi” di farlo. Dalle indagini, svolte dalla sottosezione autostradale della Polizia stradale di Alessandria, coordinata dal pubblico ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, Luciano Tarditi, è emerso che sono 4.464 i transiti insoluti per un importo di 101.856,18 euro.

Le irregolarità sono venute alla luce da un monitoraggio della Satap, la concessionaria autostradale per la A21 Torino-Piacenza e la A4 Torino-Milano. I conducenti, spiega la Questura di Alessandria in un comunicato, “si avvalevano sistematicamente delle piste riservate al “Telepass” o al “Fast-Pay” (Viacard, Bancomat e Carte di Credito), salvo poi chiederne l’intervento a mezzo citofono dell’esattore allo scopo di ottenere l’erogazione automatica del modulo da utilizzarsi per il pagamento nei 15 giorni successivi ma di fatto mai effettuato. In alcuni casi invece, la strategia prevedeva di accodarsi ad altri veicoli in uscita dalla pista Telepass riuscendo a transitare prima che la sbarra si chiudesse, evitando in questo modo il pagamento del pedaggio e creando pericolo in corrispondenza delle barriere per la sicurezza stradale in genere”. Nei confronti della società d’autotrasporto è stato emesso un decreto di sequestro preventivo di 44 veicoli industriali e commerciali (11 sequestrati giovedì mattina e 33 in fase di ricerca).

5 risposte a “Non paga al casello per 4464 volte: sequestrati 44 camion a un trasportatore

  1. Mi piacerebbe sapere chi è questo trasportatore modello e verificare la sua regolarità d’impresa. I casi sono due: o questo non è un trasportatore ma un farabutto (come i suoi clienti) oppure un poveraccio ma talmente poveraccio che invece di chiudere si è inventato questo poco furbo stratagemma per tirare avanti. In ogni caso per me non deve più fare il trasportatore.

  2. I politici ovviamente faranno finta di capire, oppure, ignoranti come sono in materia non capiranno davvero: questa è la miglior conferma che, senza controlli sulla filiera del trasporto, rischieremo di ritrovarci con sempre più persone costrette a saltare per aria e, in qualche caso, a inventarsi truffe simili. E sì che il ministro Delrio mi è sembrato una persona con materia grigia sotto i capelli…. Forse ha qualche idiota di troppo nella cerchia dei burocrati che lo circondano?

  3. E perché, di grazia, non possiamo sapere chi è il farabutto? i signori giornalisti che ogni 3 x 2 ci scassano la m…. con le olgettine, le intercettazione, i segreti del Vaticano, Lapo Elkann, dove sono adesso? la notizia non fa tiratura? 44 camion non sono un bazzecola!

  4. Un altro esempio che dovrebbe far comprendere come controlli mirati (ne basterebbero 50 al giorno per provincia) eviterebbero queste forme di abusivismo.

  5. Quanto tempo è passato da quando il presidente della Fai ha proposto interventi di controllo per chi effettua operazioni di cabotaggio in Italia o chi effettua trasporti internazionali e proviene da paesi extra Ue? qualcuno si ricorda le ragioni? la possibilità che attraverso questi Tir entrassero armi, terroristi e droga rendeva necessari l’intensificazione dei controlli. Qualche uomo di governo ha risposto? certo che no! oggi leggete la Home page del tgcom e troverete che un tir olandese, condotto da un autista turco stava introducendo armi in Italia. Non vi basta? sveglia!

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