Stragi di Parigi, l’Europa deve aumentare i controlli anche nei trasporti sui Tir

Quanto accaduto in Francia è tragico: per coloro che sono rimasti coinvolti, per le loro famiglie, per l’intera società civile che non può, di fronte al terrorismo più sanguinario, commettere l’errore imperdonabile di dividersi e sottovalutare le possibili conseguenze delle stragi allo Stadio di Parigi, al teatro Bataclan, al ristorante Le Petit Cambodge. Eventi talmente tragici da rendere impensabile il fatto che anche una sola persona possa sottovalutarli e che, superata l’ondata d’indignazione, si possa far passare quanto successo in seconda linea. Sarebbe come decidere, consapevolmente, di voler viaggiare a ritroso nel tempo verso le orrende atrocità naziste. Commettere un simile errore sarebbe diabolico. E per non sbagliare occorre principalmente imbracciare un’arma, pacifica: quella di una vera politica dei controlli, di cui Conftrasporto da anni segnala l’assenza destinata solo a favorire fenomeni d’illegalità, a spalancare le frontiere a traffici  illegali. Da quelli degli immigrati a quelli di armi. Di fronte a situazioni eccezionali occorrono eccezionali decisioni. Come, per esempio, sopprimere temporaneamente il cabotaggio terrestre. In alternativa, se gli eurocrati dovessero accampare le “solite scuse”, si potrebbe almeno dare attuazione a un sistema di prenotazione,  da effettuarsi sette giorni prima di intraprendere un trasporto di cabotaggio in Italia e per i trasporti internazionali provenienti da Paesi extra Ue. Un sistema che, prevedendo una notifica da inoltrarsi con largo anticipo sul viaggio, indicando l’impresa, il conducente del veicolo, il percorso e altre importanti informazioni, consentirebbe di programmare controlli mirati. Senza i quali si favoricono non solo le distorsioni della concorrenza ma anche l’ingresso nei Paesi dell’area Schengen di clandestini e, forse, di potenziali terroristi.

Paolo Uggé, (presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio)

7 risposte a “Stragi di Parigi, l’Europa deve aumentare i controlli anche nei trasporti sui Tir

  1. A me pare una proposta avveduta ed intelligente. Oltre ad evitare che qualche terrorista possa pensare che attraverso i Tir si possa entrare in Italia, anche perché sul fatto che i controlli nel nostro Paese sono una barzelletta, la proposta consentirà anche di combattere meglio il triste fenomeno dell’abusivismo. C’è da sperare che i nostri chiacchieroni uomini di governo non la accantonino senza approfondirla. In fondo se l’Austria la sta applicando vuol dire che serve a raggiungere qualche obiettivo che sta a loro a cuore.

  2. Siamo arrivati al punto che occorre assistere a una strage per poter ottenere più controlli…. è questo il mondo in cui viviamo, un mondo in cui i soliti quattro politicanti da ridere vanno in tv a dire che occorrono più controlli ma intanto tolgono risorse a polizia e carabinieri perché quei soldi se li intascano loro…

  3. Nessuna occasione (neanche una strage) viene persa per provare a ottenere risultati (più controlli sui tir) che non si sono riusciti a ottenere altrimenti…. manovra forse un po’ forzata, ma ci può stare….

  4. Camionisti poco controllati? A me sembra che siano i soli a essere fermati dalle pattuglie…. Mai visto un’auto fermata dalla pula in una piazzola dell’autostrada Milano Venezia….

  5. Non hanno aumentato i controlli sui Tir neppure dopo aver scoperto i cadaveri di clandestini stipati come animali da macello. I veri “macellai” sono coloro che non intervengono…

  6. Vorrei chiedere ad Alberto se ha provato a contare quanti tir italiani sono controllati e quanti sono invece gli stranieri. Forse sarà d’accordo con le proposte che sono state fatte di controlli e di prenotazione come in Austria.

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