Falsificava le ore di guida, denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti

Voleva stare più ore al volante del suo camion per guadagnare un po’ di più, o forse soltanto perché il suo datore di lavoro lo obbligava a turni extra per non perdere le commesse. Ma il Codice della strada è chiaro in materia e ora è stato denunciato a piede libero per attentato alla sicurezza dei trasporti e rimozione dei sigilli.

Un camionista residente in provincia di Benevento era stato fermato al casello autostradale di Romagnano Sesia, nel Novarese. Gli agenti hanno subito riscontrato alcune incongruenze tra il cronotachigrafo del mezzo e le bolle relative alla merce. Il veicolo, di una ditta di autotrasporti del Casertano, era infatti dotato di un telecomando, mediante il quale, durante la guida, si poteva mettere in pausa il cronotachigrafo, facendo registrare un periodo di riposo, mentre però il veicolo era in marcia. L’apparecchio è stato consegnato spontaneamente dallo stesso autista alla polizia stradale, non sarebbe stato semplice infatti risalire al sistema a un semplice controllo della cabina. L’autoarticolato è stato sequestrato.

3 risposte a “Falsificava le ore di guida, denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti

  1. Verificare tutti i mezzi della ditta in questione e segnalarne le targhe alle forze dell’ordine perché possano fermarle ogni volta che le incontrano. E così per tutti quelli che vengono beccati a fare questi trucchetti, scommettiamo che passa la voglia di fare questi scherzetti??

  2. Ci risiamo. Un conducente viene fermato, gli viene riscontrato il mancato rispetto dei tempi di guida e addirittura gli viene contestato il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti.Rischia molto quell’operatore. Tra le altre sanzioni c’è quella della revoca della patente prevista per chi altera il cronotachigrafo. Non ritengo si debbano difendere o sminuire le responsabilità di chi cerca di ottimizzare, autosfruttandosi, il proprio lavoro mettendo a rischio l’incolumità propria e degli altri. Tutto qui? Eh no! Questa volta è ora di dire basta a comportamenti parziali che si limitano a colpire il più debole e nulla fanno per verificare se esistano altre responsabilità. La norma è molto chiara. Quali disposizioni ha dato il committente per la resa delle merci trasportate? E quali il datore di lavoro del conducente colpito (non sappiamo se si tratti di lavoratore autonomo o di un dipendente)? Nel primo caso si tratterebbe di autosfruttamento, ma nel secondo di un vero e proprio caso di sfruttamento. Se dovesse emergere dalle verifiche che sono previste per legge (e che il preposto a farle osservare ha il dovere di approfondire) che l’autotrasportatore era stato costretto a violare le norme di sicurezza dei trasporti, se dovesse emergere (è solo un’ipotesi, ma da verificare senza se e senza ma) che il committente aveva imposto per quella prestazione un corrispettivo non rispettoso dei parametri minimi di sicurezza, scatterebbe in applicazione del principio della responsabilità condivisa la responsabilità anche del committente che verrebbe sanzionato per la propria parte. Conftrasporto sta valutando attentamente la questione e i suoi responsabili sarebbero lieti di avere dal soggetto coinvolto una sua versione dei fatti. Qualora volesse aderire all’invito non dovrà far altro che scrivere o a questo blog oppure all’indirizzo email segreroma@conftrasporto.it. In attesa di nuovi eventuali elementi Conftrasporto ha comunque deciso nel frattempo di chiedere alle autorità competenti di procedere con “tutti” gli accertamenti previsti senza ometterne alcuno” e, in ragione delle risposte che saranno fornite, dopo aver interessato del caso più d’un parlamentare affinchè utilizzi i poteri ispettivi dei quali dispone) deciderà insieme con i legalidella federazione le iniziative opportune da assumere. Chi mette in pericolo la sicurezza altrui deve essere punito ma questa regola deve valere per tutti.

  3. Vi prego di andare con ordine: conoscete perfettamente le regole dell’autotrasporto e state combattendo una guerra contro le potenti lobby dell’autotrasporto che si stanno creando anche in Italia. Non parliamo di vecchie volpi dell’autotrasporto. Parliamo di un giovane autista romeno, ma anche italiano, che dopo uno o due anni ha conseguito tutte le patenti con enormi sacrifici anche economici, ed è stato assunto da una ditta con contratto part time 20 ore settimanali a tempo determinato per un mese, rinnovato per due mesi e a tempo indeterminato sempre a 20 ore. La ditta gli impone di fare tre corse alla settimana superando abbondantemente le ore di guida previste dalle disposizioni di legge e se non farà quello che il datore di lavoro gli impone verrà licenziato. Si è sentito dire dal suo datore di lavoro: non sai come funziona in Italia. Se vuoi lavorare devi fare come tutti.
    Allora
    – visto che se perde le patenti per il superamento dei punti di penalizzazione, perde il lavoro e il sacrificio di oltre un anno per conseguire una abilitazione importante per la sua vita
    -se non segue quello che il BOSS vuole perde il lavoro
    E’ possibile comunicare alle forze dell’ordine: Polizia Stradale, Guardia di Finanza il comportamento di tali datori di lavoro?
    Non si tratta di delazione ma di rendere più pulito il paese Italia;
    Eliminare questi datori di lavoro che spesso lavorano con appalti statali e diventano grandi con i soldi della comunità e fanno i BOSS della mala sarebbe la cosa più giusta ma un povero autista deve portare uno stipendio a casa tutti i mesi e per forza deve sottostare a tutte le angherie.
    Ogni tanto vengono letti i tachigrafi e qualche autista ci rimette le penne .
    Sono così contenti tutti:
    La polizia e la finanza che dimostrano di saper qualche volta colpire, e si ergono a difensori della legalità:
    I datori di lavoro che rigirono all’autista tutte le colpe per non aver riposato adeguatamente, avendo lo stesso firmato un regolamento nel quale si impegna a non commettere tali infrazioni e se ne assume tutte le responsabilità perchè mai la ditta lo avrebbe obbligato a fare queste infrazioni, anzi viene ammonito e minacciato di licenziamento.
    Per finire questo divagazione cercate di sensibilizzare il governo a mettere in ordine il sistema autotrasporto, bloccare questo sistema è anche facile ma ci vuole la volontà anche delle organizzazioni sindacali, dei legislatori, delle forze dell’ordine e sopratutto degli enti appaltatori e appaltanti e inserire dichiarazioni della ditta , previa eliminazione dall’albo degli autotrasportatori , delle dichiarazioni mendaci e la confisca dei mezzi delle aziende per garantire la continuità del lavoro agli autisti seri e capaci.

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