Test truccati, nuove accuse dall’Epa: nel mirino anche le auto di grossa cilindrata

Non si ferma lo scandalo sulle emissioni truccate dal Gruppo Volkswagen. Secondo l’Epa, l’agenzia statunitense di protezione dell’ambiente, la casa costruttrice ha “imbrogliato” anche sui diesel delle auto di grande cilindrata, programmando i veicoli per truccare i test sulle emissioni inquinanti. Si parla di almeno 10mila auto, prodotte dopo il 2014, tra cui i modelli Touareg, Audi A6 Quattro, A7 Quattro, A8 e Q5 e per la prima volta anche la Porsche Cayenne.

L’Epa sostiene che il software ha un timer che consente alle auto di comportarsi diversamente nei test rispetto alla strada. In questo caso, spiega l’agenzia, le auto hanno emesso un livello di monossido di azoto nove volte più alto rispetto a quando venivano testate. “Ancora una volta la Volkswagen ha fallito il suo obbligo di rispettare la legge che tutela l’aria pulita per tutti gli americani”, ha detto Cynthia Giles, assistente amministratore per l’ufficio dell’Epa. “Tutte le aziende dovrebbero seguire le stesse regole. L’Epa, insieme allo Stato e ai partner federali, continuerà a indagare sulla vicenda, per garantire condizioni di parità alle imprese responsabili e per garantire che i consumatori ottengano le prestazioni ambientali che si aspettano”. Dopo l’esplosione di quello che è stato definito “dieselgate”, il gruppo tedesco aveva ammesso di aver “truccato” almeno 11 milioni di auto di piccola cilindrata in tutto il mondo. Ora, con questa nuova accusa, il Gruppo Volkswagen rischia multe fino a 37mila dollari per veicolo, il che significa arrivare fino a 375 milioni di dollari in aggiunta alle sanzioni già previste di miliardi di dollari.

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