Pagamenti in contanti nell’autotrasporto. Cna-Fita: “È un errore imperdonabile”

Franchini Fita 1Il rischio è quello di “favorire il riciclaggio e le infiltrazioni” del crimine organizzato. Per questi motivi la Cna-Fita boccia l’innalzamento del limite di utilizzo dei contanti a 3.000 euro e considera “giusto l’allarme lanciato dal pm Nino Di Matteo”. “È un errore imperdonabile ripristinare la possibilità dei pagamenti in contanti”, ammonisce la Cna-Fita. Nel settore dell’autotrasporto merci in conto terzi, si legge in una nota dell’associazione presieduta da Cinzia Franchini, “la soglia minima era stata azzerata grazie ad una importante azione congiunta che ha visto protagonista anche la Cna-Fita, rendendo di fatto la tracciabilità un obbligo di legge al 100 per cento”.

L’associazione già da tempo chiede di “completare quel percorso individuando anche le sanzioni per il mancato rispetto della norma, che non erano state inserite nell’articolato legislativo. Oggi invece nella legge di Stabilità se ne prevede addirittura la totale abolizione portando anche per il nostro comparto alla soglia dei 3.000”. “Avallare questa impostazione sarebbe un autogol imperdonabile”, dichiara Cinzia Franchini, presidente nazionale di Cna-Fita, “che renderebbe un grande favore a chi da tempo nel crimine organizzato porta avanti precise strategie di infiltrazione e radicamento nel tessuto produttivo dei trasporti e della logistica. Sarebbe poi interessante comunque capire chi, tra i soliti noti, si sia adoperato in tal senso costruendo questo pericoloso grimaldello legislativo”.

Credits: Cna-Fita

3 risposte a “Pagamenti in contanti nell’autotrasporto. Cna-Fita: “È un errore imperdonabile”

  1. Non sono d’accordo con la signora Franchini, la legge deve essere uguale per tutti e se si permette l’utilizzo del contante in tutta Europa almeno fino a 3.000 euro non vedo perchè i trasportatori non possano incassare dai loro clienti fino a quella stessa cifra in contanti visto che con la fattura tutto si può comunque tutto tracciare. La questione delle infiltrazioni mafiose è ben più drammatica di queste cifre e non si può certo pensare che anche mettendo un limite i mafiosi si spaventino. Sono piuttosto basito da questa questione e vi assicuro che se un mio cliente mi dice ti pago la fattura in contanti non gli rispondo di certo ” non non puoi mi devi pagare con bonifico o con pos o con assegno o con…..” e magari torno a casa e questo non mi paga più…. Si va sempre a creare balzelli alle aziende serie complicando la loro vita, pensando che quelle meno serie o mafiose sul serio si facciano problemi.

  2. Io invece sono, forse per la prima volta, perfettamente d’accordo con la Sig.ra Franchini. Finora si pagava con sistemi tracciati e se uno non ti voleva pagare non era per quello ma solo perché ti voleva fregare contanti o no

  3. Siamo un’azienda di autotrasporti, la tracciabilità dei pagamenti nel ns.caso è riferita anche a fatture relative ad acquisti di materiale di consumo (cancelleria, detersivi, ecc.)?
    Grazie infinite

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