Colpo di sonno al volante? Fermatevi in autogrill per farvi visitare da un medico

Obbligo di presentare, con la documentazione necessaria per ottenere il rilascio della “prima” patente di guida, e non solo per i rinnovi come previsto da una nuova norma europea,  un certificato che documenti se il soggetto soffre di Osas, le  apnee ostruttive del sonno che di notte fanno dormire malissimo e che di giorno possono causare pericolosissimi colpi di sonno improvvisi, causa di decine di migliaia d’incidenti su strade e autostrade ogni anno nel nostro Paese. E poi autogrill dotati di mini ambulatori medici dove un automobilista o un camionista possano fermarsi e verificare se sono soggetti a rischio di questa patologia. A lanciare le due proposte, dal palco della sala convegni di Unicredit di via Garibaldi 2 a Verona che sabato 17 ottobre ha ospitato un incontro sul pericolo dei colpi di sonno al volante, organizzato dai responsabili del  centro del sonno dell’Ospedale Sacro cuore Don Calabria  di Negrar, è stato il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè.  Presidente “dell’unica associazione che sembra essersi resa conto dell’importanza del tema”, come ha evidenziato durante il suo intervento, Paolo Uggè ha ricordato come già ci siano, in alcuni  autogrill, postazioni dov’è possibile  sottoporsi a controlli medici gratuiti  e come, grazie a un nuovo accordo con le concessionarie autostradali, potrebbe essere possibile aggiungere una nuova serie di controlli. “Per far sì che moltissimi conducenti prendano finalmente coscienza del pericolo che corrono e che fanno correre agli altri, soprattutto se sono al volante non di un’utilitaria ma di un Tir del peso di decine di tonnellate o di pullman sui quali viaggiano decine e decine di passeggeri”, ha affermato Paolo Uggé. “È questione di cultura della sicurezza, una cultura che le federazioni dell’autotrasporto devono diffondere facendo comprendere agli imprenditori associati quanto si può risparmiare facendo prevenzione ed evitando che un proprio conducente finisca fuori strada. Una manovra delicata”, ha subito sottolineato Paolo Uggè, “ perché si tratta non solo di sensibilizzare, ma  di coniugare sicurezza ed  esigenza sociale, col pensiero rivolto ai moltissimi operatori monoveicolari, i famosi “padroncini” che se non hanno la patente come fanno a vivere?”. Invitando la classe politica “a mettere in condizione realmente le forze dell’ordine di poter fare controlli mirati sulle strade, dimostrando, a differenza di quanto avvenuto fino a oggi, che la sicurezza è un elemento considerato”, il presidente di Fai Conftrasporto ha  riservato l’ultima stoccata a quella parte della committenza “che nei convegni va a dire che mirano alla qualità del trasporto, mentre in verità a loro interessa solo spendere il meno possibile”. La stessa committenza che “ha fatto di tutto per frenare il cammino dei costi minimi per la sicurezza del trasporto merci con i quali il mondo dell’autotrasorto aveva cercato una strada per salvare vite umane”.

4 risposte a “Colpo di sonno al volante? Fermatevi in autogrill per farvi visitare da un medico

  1. Parliamoci chiaro, la sicurezza, se fatta con serietà, porta costi e quindi il grande interesse all’argomento è solo fumo perché si scontra con la tariffa. Non è possibile avere una ditta seria che rispetta tutte le regole e tiene ai suoi dipendenti e pretendere che faccia le tariffe di questa. http://www.trasportoeuropa.it/index.php/home/archvio/53-autisti/13574-autotrasporto-tre-denunce-a-lucca-per-sfruttamento-degli-autisti. Qualcuno pensa che queste ditte abbiano un minimo interesse per la OSAS quando non danno neanche la possibilità di dormire ai propri dipendenti?? E quanti ce ne sono ancora di trasportatori così? Comunque grazie a chi si occupa dei problemi del trasporto e spero che prima o poi riesca a ottenere che a effettuarlo sia solamente chi se lo merita.

  2. La direttiva europea 85/2014 è un’enorme opportunità di prevenzione per una patologia, le apnee nel sonno, che in Italia si stima possa arrivare a coinvolgere fino a 5 milioni di persone. Non deve essere interpretata come punitiva per i guidatori professionali, es. autotrasportatori ecc. Infatti coinvolgerà tutti i detentori della patente di guida.
    I costi per le ditte di autotrasporti saranno infinitamente più bassi dei costi relativi ad un singolo incidente, e per il singolo lavoratore un incidente stradale da colpo di sonno oppure una delle complicanze cardio-vascolari delle apnee risulteranno distruttivi sul proprio business.
    Lo sfruttamento esiste e, sfortunatamente, esisterà sempre ma anche le denunce e i controlli.
    Lavorando nel settore ci sono molte ditte che sono estremamente sensibili alle tematiche della salute e della sicurezza del lavoratore. Queste ditte agevolano, invogliano e aiutano i propri lavoratori ad effettuare le valutazioni per l’accertamento del rischio delle apnee nel sonno.
    A mia conoscenza i controlli effettuati negli autogrill non prevedevano il rischio di apnee nel sonno ma le valutazioni cardio-vascolari di base, es pressione arteriosa ecc.

    Gianluca Rossato, responsabile Centro del Sonno, Osp Sacro Cuore, Negrar (VR) e presidente Associazione Infomasonno (www.informasonno.it)

  3. In merito al recepimento della direttiva 2014/85 relativa agli accertamenti sulla presenza di apnee notturne, che in teoria doveva essere recepita entro il 31/12/2015, a tutt’oggi non si ha alcuna notizia. Diversi associati ci stanno chiedendo notizie in merito, alle quali non possiamo rispondere, come segreteria Fai Bergamo, in quanto non risultano novità in merito. E’ possibile, da fonti ministeriali, o da altre fonti a conoscenza della materia, avere informazioni utili per poter soddisfare le richieste dei nostri associati? Grazie.

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