I porti italiani saranno accorpati. E chi è innamorato della poltrona sarà “sbarcato”

Del Rio Uggé Sangalli.JPGI porti italiani devono essere accorpati e solo quando ognuno smetterà di pensare al proprio orticello ma inizierà a cooperare il sistema italiano potrà diventare molto più forte. L’l’Italia ha bisogno di fare delle scelte e lo deve capire anche chi, forse, si è innamorato della propria poltrona. Solo così i porti diventeranno davvero un elemento essenziale per la competitività del Paese”.  Ad affermarlo è stato il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ospite d’eccezione al primo forum internazionale del Trasporto organizzato a Villa d’Este, a Cernobbio sul lago di Como, da Confcommercio Conftrasporto. Rivolgendosi poi a chi “non vuole mettere in evidenza i problemi e i ritardi che ha avuto in tutti questi anni nel fare le cose che doveva fare”, il ministro  ha chiarito che “il Governo intende procedere con gli accorpamenti rispettando tutti i territori e facendo sì che possano essere ugualmente rappresentati”.

Credits: Confcommercio

4 risposte a “I porti italiani saranno accorpati. E chi è innamorato della poltrona sarà “sbarcato”

  1. Leggo le dichiarazioni del ministro Delrio e mi sembra di sentir parlare Paolo Uggè. Mesi o, addirittura anni fa… E’ da tempo che il presidente di Conftrasporto afferma quanto detto oggi dal ministro. Speriamo che ora che l’ha detto del rio accada davvero…

  2. Sono un affezionato lettore del Giornale. Il mercoledì leggo, da anni, la rubrica del signor Uggè, Ruote d’Italia. Se l’avessero sempre letta anche certi politici, forse certi problemi li avremmo affrontati, e magari risolti, prima….

  3. Spero sempre che i Ministri “porti” no a termine quello che affermano, e non ricadano nel noto adagio “predica bene, ma razzola male”, anche perchè quando si procede ad accorpare qualcosa, escono fuori lobby e pressioni inaspettate.
    Aspettiamo a dare giudizio, forse è #lavoltabuona# ?

  4. La legge di stabilità, ormai prossima, dimostrerà se alle parole ed agli impegni seguiranno i fatti. A Cernobbio è stato chiesto di ristrutturare gli interventi per il settore, limitandoli alle imprese virtuose facendo risparmiare lo Stato e favorendo quelle realtà che vogliono partecipare alle sfide del mercato. Vedremo!

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