Occhio alle due ruote, al via una campagna per la sicurezza di ciclisti e motociclisti

Diminuiscono gli incidenti con protagonisti centauri e ciclisti (clicca qui), ma è noto come anche il più banale degli scontri possa esser fatale per chi viaggia sulla strada con due ruote. Una caduta e la vita che subito è in pericolo. Così Confindustria-Ancma, l’associazione del ciclo, motociclo e accessori, ha promosso una campagna informativa proprio sul tema della sicurezza stradale. “Occhio alle due ruote”, è il claim. L’obiettivo è quello di aumentare la soglia d’attenzione degli utenti della strada, nessuno escluso. 

Agli automobilisti in particolare, si suggerisce di porre maggiore attenzione al mondo delle due ruote che gli circola attorno quando sono alle guida ma anche, per esempio, al momento di aprire la portiera. “Per diminuire gli incidenti occorre riflettere su tre punti: la sicurezza delle infrastrutture, la sicurezza dei veicoli e il modo in cui si utilizzano i veicoli”, ha spiegato Pierfrancesco Maran, assessore alla mobilità di Milano, città da dove la campagna partirà. Un video, un sito web dedicato www.occhioalle2ruote.it, una pagina facebook, un hashtag #occhioalle2ruote e tanti adesivi che verranno appicciati sui veicoli del car sharing milanese (Enjoy, Car2go, Twist, E-Vai, GuidaMi e SharenGo) oltre che sui taxi che aderiscono all’app MyTaxi. “È un piccolo gesto”, ha commentato Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma, “che in alcuni casi può davvero fare la differenza. La percezione della presenza delle due ruote, infatti, è uno dei fattori che incidono maggiormente sulla diminuzione degli incidenti stradali”. E Alfio Morone, presidente della Fondazione italiana per le due ruote, ha sottolineato che “lo spot nasce proprio dall’esigenza di sottolineare come il porre un pizzico di attenzione in più quando si è alla guida di un veicolo, qualunque esso sia, è fondamentale per evitare incidenti magari banali che, però, per gli utenti delle due ruote, più vulnerabili, possono rivelarsi molto gravi”.

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