Italia, ultima chiamata per non restare esclusa dall’Europa dei trasporti che verrà

Come far sì che l’Italia diventi anche economicamente ciò che già è naturalmente, ovvero la principale piattaforma europea nel Mediterraneo? Come far sì che l’Italia non continui a essere un Paese “disconnesso” e imbocchi invece, finalmente, le strade giuste per ritagliarsi un ruolo da protagonista nella mappa della mobilità europea? È per dare risposte a queste domande, fondamentali per il futuro del nostro Paese che Confcommercio – Conftrasporto, in collaborazione con The European  House- Ambrosetti, ha organizzato per lunedì 12 e martedì 13 ottobre a Villa d’Este, a Cernobbio, il “Primo Forum internazionale dei trasporti”. Un evento voluto per denunciare i troppi problemi che affliggono l’Italia, dall’inadeguatezza infrastrutturale alla bassa accessibilità materiale e digitale fino alla latitanza di un’efficace politica logistica; ma soprattutto per trovare le soluzioni. Per evitare che un’Italia oggi “disconnessa” a causa delle sue strutture materiali e immateriali non al passo con i tempi, possa essere costretta a restare in futuro ancor più ai margini dell’economia globale, esclusa dalle nuove rotte internazionali delle merci che rischiano di avvantaggiare la concorrenza sempre più agguerrita, con risultati catastrofici per l’economia del Belpaese. Un evento per far comprendere a chi ancora sembra non averlo capito che il raddoppio del canale di Suez, la nuova via della Seta, con i cinque corridoi che collegheranno Oriente e Occidente, fanno della logistica un fattore chiave per la ripresa. Lunedì 12 ottobre verranno illustrati lo scenario economico, il ruolo della mobilità in Europa e le possibili vie per “superare l’Italia disconnessa”; martedì 13 i riflettori saranno invece puntati sui modelli di riferimento e sul ruolo di istituzioni e territori. Sul palco si alterneranno esperti internazionali, operatori dell’economia del mare, del ferro e della gomma, esponenti del mondo economico, politico e sindacale: Raffaele Aiello, amministratore delegato di Snav; Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil; Frederic Brut, responsabile Global Logistics and Operations di Emea, Merck; Andrea Camanzi, presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti; Susanna Camusso, segretario generale della Cgil; Ennio Cascetta, professore ordinario all’Università Federico II di Napoli e docente al Mit, il Massachussetts Institute of Technology, di Boston; Maurizio Codognotto, amministratore delegato dell’omonimo Gruppo; Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale di Venezia; Alessandro Fattorini del Federal Office of Transport, Svizzera; Frank Ferro, direttore di It Logistic Solutions, Post Nl; Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl; Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi; Lorenzo Greco di HP Enterprise Service; Daniel Gros, direttore del Centre for European Policy Studies; Gerard Kaczmarczyk, presidente della polacca Gerdex; Pietro Lunardi, già ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Maurizio Lupi, capogruppo di Area Popolare alla Camera dei Deputati, anche lui ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Maria Cristina Marolda, responsabile per il settore Ricerca e sistemi di trasporto innovativi in Commissione europea; Pasqualino Monti, presidente di Assoporti; Henrik Morch, in rappresentanza della Commissione europea per la concorrenza; Luigi Negri, presidente di Finsea e amministratore delegato del Gruppo investimenti portuali; Fabrizio Palenzona, presidente di Aiscat e di Assoaeroporti; Roberto Parrillo in rappresentanza dell’European Transport Workers’ Federation; Marco Peronaci, ambasciatore per il Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti a Bruxelles; Marco Ponti, professore di Economia dei trasporti al Politecnico di Milano; Dominick Salvatore della Fordham University; Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia; Marco Simonetti, vice Presidente di Contship; Marco Terranova, amministratore delegato di Sbb Cargo Italia; Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria; Paolo Uggé, presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia. Chiuderà i lavori il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.

2 risposte a “Italia, ultima chiamata per non restare esclusa dall’Europa dei trasporti che verrà

  1. Roberto ha ragione. I cittadini in Europa non contano nulla come contano poco i deputati. quelli che decidono per nostro conto sono i burocrati europei che se ne infischiano della gente e dei loro problemi. Le uniche istituzioni che possono ottenere qualcosa sono i rappresentanti dei governi. Quindi bisogna fare breccia e contare sul nostro Esecutivo e sperare che si faccia sostenitore delle questioni del mondo dei trasporti. Siamo nelle mani di Del Rio e Renzi. C’è da sperare? Io ho poca fiducia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *