Anche le auto ibride “barano” su emissioni e consumi: colpa del ciclo di omologazione

Non sono soltanto i diesel a dichiarare dati sensibilmente diversi da quelli che poi restituisce la strada. Anche le auto ibride, soprattutto le plug-in (con maxi batteria) barano su consumi ed emissioni. Lo afferma l’International Council of Clean Transportation (Icct), l’ente che ha scoperto il “trucco” del Gruppo Volkswagen e che fa l’esempio della Mitsubishi Outlander Phev, la vettura ibrida plug-in più diffusa in Europa. 

Secondo l’Icct, la Mitsubishi Outlander Phev, pur essendo omologata con emissioni di Co2 di 49 g/km, nell’utilizzo reale sfiora i 150 g/km, praticamente il triplo. Il problema, sostiene l’Icct, sta nel ciclo di omologazione europeo Nedc, aggiornato nel 1997 e non più in grado di fornire risultati veritieri. Il Nedc prevede due percorsi di 4 e 7 chilometri a velocità ridotte e accelerazioni delicatissime. In questo modo ogni auto consuma poco: soprattutto le ibride e le ibride plug-in, che possono percorrere anche 50 chilometri soltanto con l’energia elettrica.

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