Trasporto di farmaci, le regole vengono rispettate? Sbalzi di temperatura pericolosi

Molti farmaci necessitano di un trattamento termico, attraverso il controllo della catena del freddo, pari se non ancora più rigoroso di quanto previsto per gli alimenti, più o meno trasformati. La Comunità europea ha legiferato, suggerendo agli Stati membri di adottare quelle procedure e quei controlli che possano garantire, anche attraverso la certificazione, il mantenimento dell’efficacia farmacologica dei prodotti. Temperatura, umidità e l’esposizione alla luce sono, infatti, i fattori che possono modificarne le proprietà.

Le temperature di conservazione, fissate per legge e riportate sulle confezioni, indicano che i farmaci vadano conservati a una temperatura tra i 2 e gli 8 °C. Sarà interessante, perciò, capire se queste regole vengono rispettate anche in tutte le fasi della movimentazione e del trasporto nel nostro Paese e se vengono effettuati i controlli necessari ed opportuni. L’argomento è materia di uno dei workshop di Food’n’Motion, tema portante dell’edizione 2015 di truckEmotion & vanEmotion. Il workshop “Non solo cibo: le criticità nel trasporto dei farmaci”, che si terrà venerdì 25 alle ore 16.00 all’Autodromo Nazionale Monza, vedrà l’intervento del presidente di Federfarma, Annarosa Racca, e di alcuni tra i più importanti distributori sul territorio, con l’obiettivo è di promuovere la massima attenzione sul tema anche da parte delle istituzione e dei cittadini. Sensibilizzazione, certificazione e controlli sono i tre elementi di base per assicurare il trasporto dei farmaci secondo quanto previsto dalle normative. Un workshop, pertanto, che interessa tutta la filiera logistica, della trasformazione dei veicoli coibentati, dei consorzi e delle cooperative di trasporto, fino al professionista-farmacista.

2 risposte a “Trasporto di farmaci, le regole vengono rispettate? Sbalzi di temperatura pericolosi

  1. Oltre un anno fa alcuni signori di fai Conftrasporto, come il signor Paolo Uggé, il signor Giovanni Agrillo, la signora Giuseppina Mussetola, avevano denunciato, prove fotografiche alla mano, come alcuni farmaci viaggiassero sotto il sole a 40 gradi nei bagagliai di utilitarie , o addirittura abbandonati sul marciapiede… Qualcuno ha mai ascoltato quelle grida d’allarme? Adesso in un convegno si viene a parlare di sensibilizzare? ma vi rendete conto di che Paese siamo?Ma non ci vergognamo di restare senza far niente di fronte a realtà che vanno a rotoli, a gente che se ne fotte di qualsiasi regola sapendo che tanto questo Stato non punisce nessuno (spessissimo perché non li controlla nemmeno e, dunque, non li scopre…?)

  2. Cara Lodovica mi pare che Tu abbia ragione. Purtroppo in questo mondo ci sono coloro che tracciano la linea, perché sanno vedere lontano, e i “copioni”. Se guardi oggi una federazione ha lanciato un comunicato stampa sulla questione dell’accisa, argomento che sta molto a cuore della categoria. Anche in questa occasione sono arrivati secondi perché sabato sul Corriere della Sera è apparsa una chiara e netta posizione del presidente della Fai Uggè. Come vedi la storia si ripete.

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