Vigilantes sui treni in Lombardia. La Regione: “16 milioni per la sicurezza”

“Dopo i numerosi episodi di violenza che si sono registrati nei mesi scorsi sui treni e nelle stazioni, abbiamo chiesto al Governo maggior impegno sul fronte sicurezza. E lo abbiamo fatto con proposte concrete. La prima è quella di ridistribuire i militari impiegati in Expo e la seconda quella di aumentare la presenza delle Forze dell’ordine. A oggi non abbiamo avuto nessuna risposta, quindi abbiamo dovuto provvedere noi”. Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità della Lombardia, Alessandro Sorte, accompagnato dal consigliere Claudio Pedrazzini, incontrando i giornalisti alla stazione di Lodi ha sintetizzato le motivazioni che hanno spinto Regione Lombardia e Trenord ad attivare il “Security team”, grazie al quale treni e stazioni saranno presidiati da altri 150 vigilantes.

Sorte ha ricordato che 90 uomini sono già in campo e gli altri 60 arriveranno nelle prossime settimane. “Abbiamo finanziato questa sperimentazione”, ha proseguito, “con 7 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi agli altri 3, con i quali già cofinanziamo l’impiego di 80 vigilantes, che, dunque, a regime saranno 230”. Non è tutto. “La Regione, infatti, per accrescere il livello di sicurezza, non solo percepita”, ha aggiunto Sorte, “anche per quest’anno ha rinnovato il Protocollo d’intesa che consente alle Forze dell’ordine di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici in cambio della loro disponibilità a intervenire in caso di necessità. È un altro impegno da 6 milioni, dunque sono 16 quelli che stanziamo per sicurezza sui treni e nelle stazioni”. E che in questo percorso Lodi sia una priorità lo ha confermato lo stesso assessore, ricordando le diverse segnalazioni fatte dal consigliere Pedrazzini dall’inizio dell’anno. Sorte ha poi precisato quelli che sono i compiti dei Vigilantes, spiegando che “Questi uomini non sono armati e che non vogliamo trasformare le stazioni in ‘Far West’, ma semplicemente alzare il livello di sicurezza. A pochi giorni dall’avvio del servizio”, ha sottolineato l’assessore, “i riscontri sono molto positivi. La gente si sente più al sicuro, perché percepisce una presenza, che non è quella del Governo, ma quella della Regione”. L’assessore, ricordando come una delle richieste più forti dei pendolari sia quella di fare una politica seria sul mancato pagamento del biglietto, ha spiegato che, oggi, i controllori affiancati dai Vigilantes “si sentono più sicuri, prova ne è che, proprio in questi giorni, sono notevolmente aumentati le verifiche dei titoli di viaggio”. È stato Pedrazzini a snocciolare qualche dato sulla realtà lodigiana, dove, nei primi 5 mesi dell’anno, si sono registrati 40 casi di aggressione. In particolare, 28 sulla tratta che parte da e arriva a Mantova e 12 su quella da e per Piacenza. Pedrazzini ha anche evidenziato come questi siano stati solo gli episodi denunciati.

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