Veneto, aperta la Valdastico Sud. Delrio: “Ma per le merci puntiamo sui treni”

La Valdastico Sud è pronta. Il lavori dell’ultimo tratto, sette chilometri tra Agugliaro e Noventa Vicentina, sono stati completati e la nuova autostrada è stata inaugurata lunedì dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, dal presidente della Brescia-Padova Flavio Tosi, e dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia. L’autostrada A31 ora collega completamente il polesine, dall’allacciamento con la strada statale 434 Transpolesana, in comune di Canda (Rovigo) a Piovene Rocchette (Vicenza). Ora si attende il completamento definitivo con la realizzazione dello sbocco a Nord tra Piovene e Rovereto.

Il tratto aperto lunedì è stato realizzato parte in trincea e parte in galleria, 370 metri quella di Saline di Noventa, per minimizzare l’impatto sul territorio. “Dopo tanti anni mi pare importante”, ha spiegato Delrio parlando del tratto inaugurato, “perché permette di collegare aree ad altissima densità industriale. Molto bene, l’Italia ha bisogno di completare le opere”. Il ministro delle Infrastrutture ha anche parlato della difficile partita riguardante il prolungamento verso nord dell’arteria, dove c’è l’opposizione del Trentino. “Stiamo lavorando su questo pezzo, abbiamo avviato le procedure del comitato paritetico. Ho molta fiducia che la responsabilità istituzionale fra Veneto e Trentino, sotto il nostro coordinamento, potranno trovare soluzioni giuste, che verranno discusse con le popolazioni in maniera trasparente. Come ho già detto la parte nord non riceverà contributi dello Stato. Dovremo trovare il tracciato compatibile al massimo dal punto di vista paesaggistico e ambientale”. Secondo Delrio “ci sono le potenzialità per avere una discussione senza pregiudizi, sapendo che la scelta strategica del Governo è la scelta del ferro: noi mettiamo miliardi per il corridoio del Brennero, mettiamo miliardi per la Torino-Lione dove vogliamo spostare il transito delle merci. È chiaro che questa scelta di completamento non intacca la scelta di fondo del governo italiano, che è di diventare un Paese dove le merci viaggiano attraverso ferrovia”.

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