Aeroporti fermi al dopoguerra? L’Enac: “Falso, abbiamo fatto numerosi lavori”

Sulle piste degli aeroporti italiani sono stati eseguiti “numerosi lavori” nel corso degli ultimi anni “per svariati milioni di euro”, “certamente in linea con la media europea”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Enac, Vito Riggio, che ha risposto con un comunicato alle parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella, secondo il quale “l’Italia ha un ritardo preoccupante” nel sistema aeroportuale.

“Gli ultimi interventi significativi sugli aeroporti sotto forma di piste nuove”, ha affermato Nardella, “risalgono, a quanto mi è stato riferito, addirittura al dopoguerra. Non possiamo da un lato pretendere di avere città moderne, con più turismo, sviluppo economico e posti di lavoro, e una facile accessibilità, salvo poi non volere gli aeroporti che sono fondamentali per raggiungere questi obiettivi”. La replica dell’Enac non si è fatta attendere. Riggio ricorda “il rifacimento della pista di Pisa, per restare nell’ambito degli scali toscani. Altri lavori significati sono stati fatti, tra gli altri, sulla piste di Fiumicino, Pisa, Cagliari, Malpensa. Una pista integralmente rifatta con nuove tecnologie vale una pista nuova. Ovviamente a Firenze si programma una pista di nuova generazione e una aerostazione adeguata al valore storico ed artistico della città. Il miglioramento generale infrastrutturale della rete aeroportuale italiana è auspicabile”, conclude Riggio, “ed è perseguito con una serie di finanziamenti in corso in molti aeroporti, ma il livello generale di certo non è fermo, come affermato da Nardella, al dopoguerra”.

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