Omicidio stradale, ennesimo pasticcio all’italiana. Quello che davvero occorre…

È vero che ormai abbiamo fatto l’abitudine alla politica degli annunci, ma abituarsi a una politica che gioca con le parole su questioni che mettono in pericolo la vita dei cittadini é difficile. Difficilissimo quando di continuo degli innocenti vengono uccisi da pirati della strada che il Governo si appresta a contrastare introducendo il reato di omicidio stradale. Una vicenda, dagli aspetti delicatissimi, che buona parte di quella stampa sempre pronta a dare lustro al “manovratore” aveva dato ormai per risolta quando invece non era per nulla chiarita. Anzi, se possibile, ingarbugliata: un pasticcio cucinato tra le due Camere infatti ha fatto sì che mentre la Commissione trasporti elaborava delle modifiche al Codice della strada, approvate poi dall’Aula, il Senato introduceva nelle norme del Codice penale la fattispecie dell’omicidio stradale. Cosa accadrà ora? Visto che il nostro sistema si regge ancora sul bicameralismo, quanto approvato da una Camera dovrà passare al vaglio dell’altra che senza modifiche dovrà approvare il medesimo testo. Che, come più volte denunciato da Conftrasporto e non solo, presenta però non poche lacune che impediranno di dare un’adeguata risposta alla domanda di giustizia avanzata dai sempre più numerosi familiari delle vittime della strada. Perché invece di fornire risposte illusorie il Governo non interviene realmente per difendere le vittime degli assassini su quattro (ma anche due o più) ruote, per esempio legando le sanzioni accessorie al danno generato all’incolumità della gente oltre che alle cose? Per nulla intimoriti da una giustizia che in Italia è tutto fuorché certa, i delinquenti del volante temono però una cosa: essere colpiti nel portafogli. Basterebbe poco. Anche per fermare chi usa il cellulare alla guida (anziché discutere sul divieto del fumo in macchina) considerato che 20 incidenti  su 100 sono dovuti a disattenzione, in particolare “da telefonino”. Ma nelle norme approvate, di questo non si parla.

Paolo Uggé

2 risposte a “Omicidio stradale, ennesimo pasticcio all’italiana. Quello che davvero occorre…

  1. Non esiste punizione abbastanza adeguata per il reato di omicidio stradale (a parte il caso di vera disgrazia)… ma di qualsiasi tipo di omicidio!! Bisognerebbe impedire a questi “assassini” di tornare al volante… e c’è solo un modo! Il nostro è un Paese “democratico”, ma non per tutti, che tende a tutelare anche chi non dovrebbe esserlo (es. in politica). Viva l’Italia.

  2. Io sono ignorante, immagino però che sia complicato approvare una legge che non lasci spazio a interpretazioni. Ben vengano quindi tutti questi ritardi, sempre che dopo la legge sia davvero efficace e venga applicata. Secondo me, però, c’è troppa gente che si mette alla guida con superficialità, quindi finché non cambierà la testa degli automobilisti le cose non miglioreranno. Ps: bisognerebbe educare anche i pedoni.

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