Gomme sgonfie, lisce, danneggiate: sulle strade delle vacanze la sicurezza è a terra

IMG_7637Gomme lisce, pneumatici visibilmente danneggiati, pressione spesso troppo bassa: l’ultima campagna “Vacanze Sicure”, nata dalla collaborazione tra Ministero dell’Interno Servizio Polizia Stradale e le associazioni dei produttori e dei rivenditori di pneumatici e giunta quest’anno all’11ª edizione, mostra un quadro decisamente preoccupante, con “un trend fortemente negativo su tutti gli aspetti controllati. Il risultato”, si legge in comunicato, “è un abbassamento drastico dei parametri di sicurezza delle gomme degli italiani. Rappresentando l’unico punto di contatto tra il veicolo ed il suolo questo dato è molto preoccupante per la sicurezza stradale in generale”.

Dagli oltre 9.000 controlli, effettuati in sette regioni (Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Lazio e Liguria) tra metà maggio e metà giugno, sono emersi dati allarmanti: la percentuale di vetture che circolano con gomme lisce è passata dal 3,03 per cento dello scorso anno al 5,63 per cento di quest’anno con addirittura numeri a 2 cifre in Campania e Molise (10,14 per cento). Un fenomeno pericoloso, visto che con gomme lisce e asfalto bagnato, la frenata di allunga al doppio del normale ed è una tra le prime cause di tamponamento. È invece del 3,83 per cento la percentuale di pneumatici visibilmente danneggiati sui fianchi. “Questo dato”, spiegano i promotori dell’iniziativa, “è altrettanto preoccupante perché il pneumatico danneggiato visibilmente, associato al sottogonfiaggio, può portare al cedimento strutturale, comunemente indicato come scoppio del pneumatico, proprio quando le temperature sono elevate come in questi giorni e generalmente in estate. Il rischio è alto soprattutto se si considera che oltre il 50 per cento degli automobilisti viaggia con gomme sottogonfiate. Assogomma e Federpneus ricordano che soprattutto in vista dei lunghi viaggi e degli esodi estivi con auto sovraccariche e alte temperature, è fondamentale ripristinare la corretta pressione”. La non omologazione si attesta al 2,32 per cento, con la Liguria al 5,01 per cento, più del doppio della media, con una punta del 10 per cento a Genova. Già negli anni passati era emerso che nei porti liguri arrivavano pneumatici non omologati. Cresce anche la non omogeneità per asse (al 3,41 per cento), mentre la non conformità alla carta di circolazione è del 2,85 per cento, con punte del 4 per cento in Friuli Venezia Giulia. In forte aumento anche il numero di vetture controllate che montavano ancora gomme invernali in mesi estivi, che è al 17,18 per cento con picchi vicini al 30 per cento nelle Marche e in Basilicata. Con temperature estive elevate, lo pneumatico estivo riduce lo spazio di frenata su asfalto asciutto fino al 25 per cento rispetto all’invernale, mentre su asfalto bagnato, la differenza è circa del 18 per cento sempre a favore dell’estivo. Importante sottolineare che degli pneumatici invernali montati, i 2/3 sono marcati col pittogramma alpino per condizioni invernali severe. Inoltre il 5 per cento degli pneumatici invernali montati non era conforme a quanto riportato in carta di circolazione. Sale anche il fenomeno della mancata revisione, al 7,09 per cento rispetto al 5,68 per cento dell’anno precedente.
Se il quadro dipinto da queste indagini è fosco, la realtà potrebbe essere addirittura peggiore. “Il parco circolante italiano è molto vecchio e continua a invecchiare con i suoi 11 anni e un mese, e più del 50% delle automobili in circolazione hanno più di 10 anni. L’indagine ha dimostrato ancora una volta che più una macchina è vecchia e maggiori sono le sue non conformità relative ai pneumatici. L’età media delle automobili controllate dalla Polizia Stradale è risultata essere ben al di sotto della media nazionale, cioè 7 anni e 10 mesi. Quindi la situazione reale è probabilmente ben più grave rispetto a quanto già appare da questa indagine”, spiegano gli organizzatori di Vacanze Sicure.

Credits: Pneumatici Sotto Controllo

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