Rc auto, prezzi in calo dell’8 per cento. Cambiando compagnia si risparmia

Il prezzo della Rc auto scende, ma “da molti anni” l’Italia è “il Paese dalle tariffe più alte nel confronto internazionale”, soprattutto a causa “dell’enorme presenza di frodi”. Lo dichiara Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che nella sua relazione annuale parla di “progressi considerevoli” per quanto riguarda i prezzi. “Poco mancherebbe ad una vera e propria svolta”, spiega Rossi.

Nel 2014, il prezzo medio “si è ridotto di quasi l’8 per cento proseguendo in una tendenza discendente iniziata l’anno prima. Solo per fare un’ipotesi di lavoro, se questa tendenza proseguisse allo stesso ritmo nei prossimi anni e i prezzi negli altri paesi europei restassero invece sui livelli del 2012 il divario di prezzo medio fra il nostro paese e il resto d’Europa si annullerebbe entro il 2020”, spiega il presidente dell’Ivass. Rossi ha spiegato che i prezzi calano innanzitutto perché diminuiscono incidenti e costo dei risarcimenti (-1,5 per cento costo medio dei risarcimenti nel 2014). “Ma si sono progressi anche sul terreno della concorrenza e della diversificazione dei prodotti offerti, due aspetti che segnalammo lo scorso anno come problematici”, spiega Rossi. “La concentrazione del mercato, come misurata dall’indice di Herfindahl-Hirschman, si è ridotta del 15 per cento rispetto al 2013”. E la concorrenza fa bene ai prezzi. Tanto che cambiare compagnia conviene. “È aumentata la mobilità dei clienti fra una compagnia e l’altra”, spiega Rossi, “esercitando una pressione forte al ribasso dei prezzi: un assicurato su sei ha cambiato compagnia lo scorso anno, spuntando una riduzione di prezzo pari in media al 22 per cento rispetto al contratto precedente, mentre chi è rimasto fedele alla sua compagnia ha beneficiato, sì, di una riduzione di prezzo, ma solo del 5 per cento”.

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