Nuovo Sistri, partirà a gennaio e farà scuola in Europa. Parola di ministro

GIAN LUCA GALLETTIIl nuovo Sistri farà scuola in Europa, ma per farlo il  sistema di tracciabilità dei rifiuti, che muoverà i suoi primi passi con il bando europeo che la Consip lancerà entro il 30 giugno prossimo, dovrà passare attraverso la semplificazione e la riduzione dei costi per le aziende, eliminando le black box e le token usb. Parola del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che in un’intervista rilasciata al mensile Trasporto Commerciale ha toccato anche diversi alcuni temi delicatissimi, cominciare da quello dei tempi, per i quali il ministro ha ipotizzato che possano essere rispettati i tempi previsti, secondo i quali il Sistri2 dovrebbe essere operativo dall’inizio del 2016. Rispondendo alle domande della giornalista, Chiara Carlini, su un altro tema caldissimo legato al Sistri, quello del contributo per il funzionamento del sistema Sistri che le imprese di autotrasporto sono state obbligate a versare nonostante sistema attualmente presenti criticità operative, il ministro all’Ambiente ha sottolineato “come il sistema sia in funzione” e come “molte imprese, alcune obbligate, altre volontariamente, lo utilizzino quotidianamente per le movimentazioni dei propri rifiuti”, sottolineando inoltre come ” il collaudo si sia chiuso senza che siano sono stati riscontrati difetti o carenze tali da precludere l’erogazione dei servizi, l’immediata utilizzabilità della georeferenziazione degli automezzi (la cosiddetta tracciabilità in tempo reale del trasporto dei rifiuti) e la valenza certificatoria (per l’imputazione delle operazioni di movimentazione e/o di trattamento dei rifiuti)”. E, come non bastasse, “anche l’Agenzia per l’Italia digitale ha chiuso i suoi report trimestrali affermando che, non avendo riscontrato vizi tali da ostacolare l’utilizzo, sia necessario implementarne il più possibile l’uso al fine di risolvere eventuali criticità. Certo, il sistema è complesso ed esistono alcune criticità operative che vanno risolte”, ha affermato sempre Gian Luca Galletti , “ma affermare che il contributo non dovrebbe essere erogato significherebbe negare il lavoro svolto dalla Commissione di collaudo e dall’Agenzia per l’Italia digitale”. Infine le black box: le aziende di autotrasporto interessate dovranno continuare a utilizzare le attuali scatole nere anche se il nuovo sistema sarà più evoluto? “L’attuale sistema va revisionato alla luce dei sopravvenuti sviluppi tecnologici e pertanto il nuovo concessionario dovrà sviluppare una tecnologia alternativa alle black box e alle chiavette usb”, è stata la risposta, “ma allo stato il sistema deve essere utilizzato così com’è, anche perché se sono impianti già installati sono già stati pagati e ammortizzati dagli utenti”.

FONTE: TRASPORTO COMMERCIALE

10 risposte a “Nuovo Sistri, partirà a gennaio e farà scuola in Europa. Parola di ministro

  1. La giornalista ha anche chiesto al rappresentante del governo se, quando e come ci verranno restituiti i soldi che abbiamo pagato per scatole nere che non hanno mai funzionato?

  2. Belle parole. ma, il ministro ci scuserà per la diffidenza e la scarsa fiducia, figli di anni in cui qualcuno ha divorato tangenti pagate anche con i soldi “rapinati” ai camionisti: aspettiamo di vedere per credere…

  3. Non credo nemmeno a una parola detta dal ministro: non hanno neanche modificato una norma del decreto Testo Unico Sistri!!!!

  4. Se ancora una volta sul Sistri ci prendono per il c… ci proviamo, seriamente, a mandarli tutti a casa? Li fermiamo i nostri benedetti (oggi spesso maledetti) camion per un mese di fila finché la gente, imbestialita perché non troverà più cibo nei negozi, benzina ai distributori, capirà con che razza di politicanti abbiamo a che fare? E si unirà a noi nel rimandarli per strada, senza più una scrivania in mogano pregiato in uffici affrescati dove trascorrere le giornate senza far NIENTE DI UTILE PER IL PAESE E PER CHI LAVORA?????

  5. I camionisti hanno un’occasione unica per diventare gli eroi di tutta l’Italia. Mandare a casa questa classe che ci governa. In Sudamerica l’hanno fatto. Perché la storia non potrebbe ripetersi? O i nostri “machi dei bisonti della strada” sotto sotto sono solo mammolette?

  6. Sul Sistri non erano state aperte anche inchieste giudiziarie? Gianni, visto che sembri molto informato, ci sapresti ragguagliare anche su questo? Grazie

  7. Sistri 2 operativo da gennaio 2016 e modello per l’Europa? Semplificazione e riduzione dei costi per le aziende? Staremo a vedere che ne sarà di queste nuove promesse del ministro! Intanto continuiamo a domandarci per quale ragione la proroga delle sanzioni per la mancata iscrizione al Sistri sia stata di soli due mesi e non sino a fine 2015! Il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè l’ha più volte ripetuto: perché gli autotrasportatori devono pagare per un sistema che non funziona ed è inadeguato? Tra l’altro ricordiamo che già diverse cause promosse dai nostri autotrasportatori sono andate a buon fine in quanto i giudici hanno riconosciuto che il sistema attuale di controllo della filiera dei rifiuti non funziona e che quindi le aziende hanno diritto al rimborso delle spese sostenute.

  8. Eleonora, puoi per caso curarmi quale decreto abbia fatto recentemente il Ministro dell”Ambiente per modificare il D M. 52 del 2011 denominato appunto ” Testo Unico Sistri “? Se non si cambiano prima le disposizioni,il nuovo bando di gara per gestire Sistri 2 sarà’ uguale a quello che ha dato vita a Sistri 1 che non funziona !!! Le inchieste giudiziarie arriveranno al traguardo … basta aspettare !

  9. Ma siete sicuri che chi sta al governo pensa di risolvere i problemi della gente e di chi lavora? Se si dovesse dare una risposta in base a quello che si vede la risposta sarebbe scontata. E l’Italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar; e l’Italia rideva e cantava…. Mi pare sia stato il presidente Fai a ricordare le parole di questa canzone in qualche occasione. Viva il grande Giorgio Gaber!

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