Auto vietate nella zona delle scuole, l’idea di Asti per combattere l’inquinamento

Piemonte nella morsa dello smog con Torino, Alessandria ed Asti che hanno già superato il limite di 35 giorni di superamento della soglia delle polveri sottili. Sempre Asti, insieme con Alessandria, Vercelli, Torino, Ivrea, Borgaro, Chieri e Settimo ha rilevato preoccupanti livelli medi delle polveri PM2,5 e, ancora, sforamento dei valori medi del biossido di azoto. Con lo spauracchio dell’ozono, particolarmente allarmante durante i mesi estivi. Cosa fare?

Il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Fabio Dovana, chiede di abbandonare o ridurre drasticamente l’uso dell’auto di proprietà, ancora la principale responsabile delle concentrazioni di inquinanti nell’aria. L’assessore all’ambiente del Comune di Asti, Maria Bagnadentro, propone invece di istituire delle “zone di rispetto” intorno alle scuole nelle quali sia vietato parcheggiare e sostare con motori accesi in attesa dei bambini. L’assessore vuole anche ripristinare le domeniche a piedi. La terza proposta, già attiva in alcune città come Padova è il cosiddetto “Ultimo miglio” con i furgoni dei corrieri e i camion che raggiungono dei poli logistici dai quali partono mezzi ecologici per effettuare appunto l’ultimo miglio, l’ultimo tratto di strada verso la consegna in città.

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