Per l’autostrada Tirrenica “è la volta buona”. Ne è certo il viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, che lunedì ha illustrato il programma degli investimenti infrastrutturali in Toscana. “C’è un protocollo d’intesa firmato da tutti i soggetti in campo, le due Regioni interessate, Lazio e Toscana, il ministero, e la società naturalmente”, ha spiegato Nencini parlando della Tirrenica. “C’è un cronoprogramma che verrà rispettato. Resta da sciogliere il nodo di Orbetello, che è all’attenzione sia di Autostrade sia da parte della Regione Toscana”.
“Il nuovo progetto rispetto a quello iniziale, costa più o meno la metà”, ha sottolineato il viceministro. “Viene messa in sicurezza e migliorata tutta la parte della vecchia Aurelia, che arriva fino a Grosseto. Da Grosseto Sud a Tarquinia e da Tarquinia a Civitavecchia inizia il pezzo di autostrada. Non è un’opera toscana, ma è di interesse strategico-nazionale perché collega due grandi porti: Livorno e Civitavecchia”. A chi chiedeva delle polemiche sul pedaggio Nencini ha spiegato che “ci sono delle zone aperte, così le definiscono gli esperti di società Autostrade, per chi entra fra i varchi e non paga il pedaggio. Ma soprattutto i residenti non pagheranno il pedaggio per i cinque anni dall’inizio dell’apertura dell’opera. Successivamente la Regione Toscana, attraverso il suo presidente, ha già preso impegni a utilizzare i fondi Anas in capo alla Regione per consentire di nuovo una piena libertà dal pedaggio”.
Nencini facesse pace con Del Rio, che ha subito dichiarato che molte opere pubbliche verranno bloccate, tra cui la Orte-Venezia e proprio la dorsale tirrenica.