Telecamere sui taxi contro le aggressioni, chiesti contributi a fondo perduto

Telecamere all’interno dei taxi per evitare i clienti violenti. È questa la proposta della maggioranza di centrosinistra in Comune a Roma. A formularla è stato il capogruppo del Pd, Fabrizio Panecaldo, al termine di un incontro con il primo cittadino Ignazio Marino. L’ultimo episodio, con una taxista stuprata, ha fatto breccia nell’opinione pubblica. In una città come Roma, anche in vista del Giubileo, che porterà milioni di pellegrini nell’urbe, la sicurezza nei trasporti pubblici è fondamentale.

“Abbiamo discusso della sicurezza dei tassisti. Per questo stiamo pensando a una proposta per aiutare la categoria dal punto di vista economico per implementare i sistemi di sicurezza”, ha spiegato Panecaldo al termine della riunione con Marino. Al primo cittadino il Partito democratico ha chiesto soluzioni e più sicurezza sui taxi dopo la violenza sessuale subita da una tassista lo scorso venerdì. In vista del Giubileo, il Partito democratico in Campidoglio pensa a telecamere nelle auto e taxi collegati direttamente con la centrale dell’Agenzia per la Mobilità. “Pensiamo a un contributo a fondo perduto per avere un ausilio tecnologico per una diretta connessione con l’Agenzia per la Mobilità o telecamere nei taxi. Un’idea su cui il sindaco si è trovato d’accordo. Ora vedremo se fare una delibera in Aula o di giunta”, ha concluso Panecaldo.

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