È Trieste il porto della Baviera. Seehofer: “Lo scalo giuliano è più vicino di Amburgo”

Per la Baviera il porto di Trieste è più vicino di Amburgo. Con queste parole il presidente della Baviera, Horst Lorenz Seehofer, ha sintetizzato l’interesse della regione tedesca per lo scalo giuliano. Seehofer lo ha detto all’incontro con la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nella Cancelleria di Stato a Monaco. Interesse che porterà alla firma di un’intesa tra Fvg e Baviera entro il 2015, a Trieste, per una collaborazione nei settori trasporti, ricerca e cultura, e che avrà come punto cardine lo sviluppo del porto di Trieste.

Subito sarà avviato un confronto bilaterale con un ‘forum’ tra esperti delle due amministrazioni. Altro tema di grande interesse tra le due regioni è l’innovazione, considerando anche la presenza sia in Friuli Venezia Giulia sia in Baviera di numerosi e qualificati centri di ricerca e istituzioni scientifiche. “Guardiamo con grande interesse ai cluster bavaresi dell’innovazione, così come più in generale al modello tedesco di istruzione e formazione professionale, strettamente connesso alle realtà produttive”, ha detto Serracchiani.

Una risposta a “È Trieste il porto della Baviera. Seehofer: “Lo scalo giuliano è più vicino di Amburgo”

  1. Trieste “per la Baviera” è più vicino di Amburgo.

    Debora Serracchiani al “Transport Logistic 2015 di Monaco” candida la Regione F.V.G. ed il Porto di Trieste ad assumere un ruolo di fulcro di riferimento per la gestione dei flussi merceologici della Baviera e della Germania tutta, ed il Presidente della Baviera Horst Lorenz Seehofer ha giustamente affermato che Il Porto di Trieste “per la Baviera” è più vicino di Amburgo, ma purtroppo le distanze sono ininfluenti se come nel nostro caso non sono poi adeguatamente supportate da “normative, collegamenti, infrastrutture portuali” che siano in grado di assicurare ai flussi merceologici tempi e costi realmente concorrenziali.

    Purtroppo siamo gravemente penalizzati dal deprecabile pluridecennale letargo infrastrutturale che ha impedito ai nostri sbocchi al mare di poter assecondare le crescenti esigenze dei flussi merceologici e quindi non illudiamoci che sia sufficiente la nostra posizione strategica o i nostri profondi fondali, poiché per avere un ruolo nella Portualità del terzo millennio saranno sempre più determinanti le caratteristiche e le potenzialità sia degli Scali che dei loro collegamenti gomma/rotaia.

    Se pensiamo di poter in futuro concretizzare quella che rimane sempre una nostra anche giustificata ambizione “spostare un bel giorno sensibilmente un po’ più a sud verso l’Alto Adriatico il baricentro del sistema Trasportistico Comunitario” molti saranno gl’interventi sia normativi che infrastrutturali da pianificare e realizzare, il tutto possibilmente in tempi non bibblici poiché i nostri concorrenti vicini e lontani non stanno certamente a guardare.

    Sembra che forse per la nostra Portualità ora qualcosa finalmente stia realmente cambiando, per far si che la Regione F.V.G. sfruttando le potenzialità del Corridoio Baltico Adriatico e le specifiche caratteristiche dei suoi tre Scali, possa diventare un’importante fulcro di riferimento per la gestione della Logistica Comunitaria relativa ad una consistente quota delle merci in transito nel Mediterraneo dell’interscambio Euro/Asiatico.

    Brunello Zanitti Giuliano
    Le riflessioni sono tratte dal mio Sito http://sceltemancate.trieste.it

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