Ergastolo della patente, Zaia indignato: “È una barzelletta che non fa ridere”

“Il reato di omicidio stradale, atteso da anni e ancora incredibilmente in pensatoio, perde per strada una sua parte fondamentale come l’ergastolo della patente, unica vera garanzia di non reiterazione del reato, deterrente ancor più del carcere, da dove una scappatoia per uscire si trova sempre. È una barzelletta che non fa ridere”. Lo dice, “con rammarico pari all’indignazione”, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando il deposito in Commissione Giustizia del Senato del disegno di legge sull’omicidio stradale, dal quale è scomparsa la previsione della sanzione più severa, quella che prevedeva per i condannati di non poter guidare mai più.

“Sono indignato per le famiglie delle vittime alle quali sono state fatte, come al solito, promesse roboanti che poi non vengono regolarmente mantenute; sono indignato perché, se le cose non cambieranno, un drogato o un ubriaco che ha ucciso bambini sulle strisce pedonali dopo qualche anno (ma sarà poi vero?) di purgatorio, potrà tornare alla guida della sua auto di grossa cilindrata; sono indignato perché in questo Paese non si ha mai il coraggio di andare fino in fondo, soprattutto, purtroppo, nel punire chi delinque e, facendolo, provoca dolore, drammi e sofferenze alla gente per bene”.

Una risposta a “Ergastolo della patente, Zaia indignato: “È una barzelletta che non fa ridere”

  1. Sicuramente il presidente Zaia, in campagna elettorale, crede fermamente a quello che sostiene sull’ergastolo della patente. Credo che converrà con me che se questa fattispecie fosse inserita dovrebbe applicarsi anche a coloro che oltrepassano i limiti di velocità superando di 40 km/ora i limiti previsti. Anche questi mettono in pericolo la sicurezza altrui. La demagogia non ha mai limiti ma così non si governa un Paese, o nel caso del candidato presidente del Veneto, una regione. L’ergastolo della patente, come viene bene riportato è un simulacro di chi vuol vedere che è più deciso degli altri ad intervenire contro coloro che ubriachi o drogati si mettono alla guida ed uccidono qualcuno. Ma proprio per questo occorre intervenire con norme coordinate e applicabili da subito, prendendo esempio dai paesi esteri nei quali l’ergastolo della patente non è previsto. Io non appartengo alla schiera dei fans del partito democratico (PD) ma ritengo che il relatore sollevando la questione della dubbia costituzionalità di una simile norma, abbia fatto una scelta impopolare ma seria. Illudere tanti poveri familiari delle vittime della strada credo che sia molto più scorretto di chi invece si oppone a determinare una pia illusione. Ma si sa cosa non farebbero i nostri politici per un voto in più!

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