Vai in moto ma non sei Valentino Rossi? I consigli della polizia cantonale svizzera

“Dopo aver visto la mia moto durante tutto l’inverno parcheggiata in fondo al garage di casa, con l’arrivo della primavera, ecco che inizio ad immaginare un’altra stagione sulle strade con lei”. È il pensiero di molti motociclisti, scritto anche dalla polizia cantonale Svizzera in una nota con la quale le forze dell’ordine danno alcuni consigli ai centauri: dall’abbigliamento adeguato ai limiti di velocità, dai sorpassi alla manutenzione della moto e molto altro.
Nelle sue Lezioni Americane, ricorda la polizia cantonale, Italo Calvino parlava già nel 1821 del mito della velocità: “La velocità, per esempio, dé cavalli o veduta o sperimentata, cioè quando essi vi trasporta è piacevolissima per sé sola, cioè per la vivacità, l’energia, la forza, la vita di tal sensazione. Essa desta realmente una quasi idea dell’infinito, sublima l’anima, la fortifica”. Queste poche righe – scrive la polizia cantonale – riassumono il fascino e il mito delle due ruote e vista l’imminenza della bella stagione, numerosi saranno coloro che riscopriranno il piacere delle due ruote. Il Consiglio Svizzero della Sicurezza Stradale proprio in questi giorni ha lanciato a livello nazionale la campagna “Miglior-guidatore.ch”, con cui si intende portare tutti i conducenti a frequentare corsi di guida sicura facoltativamente. Sul piano cantonale la sensibilizzazione in questo ambito è portata avanti dal programma “Strade più sicure” che sostiene corsi di perfezionamento alla guida di mezzi a due ruote. Anche se la sicurezza stradale fa passi avanti, con cali di incidenti e morti, una “delle categorie che resta tuttavia in controtendenza risulta essere quella dei motociclisti il cui numero di incidenti non accenna a diminuire. I momenti più critici si registrano a inizio e a fine stagione: in primavera per l’imperizia alla guida derivante dalla forzata pausa invernale, in autunno a causa della stanchezza, oltre che all’errata valutazione delle mutate condizioni stradali (temperatura e scivolosità della carreggiata)”, spiega la polizia.
“Casco, guanti, una solida giacca, pantaloni, stivaletti o scarpe senza stringhe sono accessori indispensabili per limitare i danni di una caduta in moto”, prosegue la polizia cantonale. “Quando si circola in gruppo si raccomanda di evitare l’emulazione, in particolare se i veicoli sono di diversa categoria; ognuno dovrebbe tenere il proprio ritmo, nonché seguire il tipo di guida appropriato al suo veicolo. In entrata abbiamo accennato alla velocità, ma anche i sorpassi a sinistra delle colonne di veicoli fermi, manovre di svolta a sinistra ed anche errori di valutazione da parte degli altri utenti, sono tra le cause principali d’incidente con i mezzi a due ruote sia sulle strade in cui si viaggia a velocità elevata, sia lungo le corsie intasate degli agglomerati”.

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