Dallo spazio si vede troppo smog. L’astronauta: produrre energia dal sole

“Dallo spazio si vedono enormi nubi di smog. Tutto ciò che va nella direzione di produrre energia in maniera pulita, è assolutamente prioritario”. Un appello pronunciato dall’astronauta Maurizio Cheli, il primo italiano mission specialist su uno Shuttle. Cheli è testimonial di un’azienda che lavora nel fotovoltaico, la Wölmann di Lissone. Un impianto fotovoltaico su ogni tetto. Perché oggi è possibile coniugare le necessità dell’ambiente e quelle del risparmio: l’energia solare è inesauribile e alla portata di tutti, è pulita, “facile” e ora anche conveniente.
L’obiettivo può sembrare visionario, ma alla Wölmann di certo non manca l’ambizione. L’azienda in quattro anni di attività ha installato 3.000 impianti. Si scommette sul futuro. Se il fotovoltaico diventerà sempre più conveniente per le famiglie – assicurando bollette molto più leggere – ne guadagnerà anche l’ambiente in cui viviamo. Non è un caso che l’Unesco abbia proclamato il 2015 “Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce”. Come dice l’agenzia dell’Onu: “Bisogna accrescere la conoscenza e la consapevolezza di ciascuno di noi sul modo in cui le tecnologie basate sulla luce promuovono lo sviluppo sostenibile e forniscono soluzioni alle sfide globali nei campi dell’energia, dell’istruzione, della comunicazione, della salute e dell’agricoltura”. È questo il momento di scommettere sul fotovoltaico. E la Wölmann intende farlo anche con iniziative, incontri, momenti di riflessione e di festa, per diffondere sempre di più la “cultura del solare”.

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