Auto di Apple e Google, le new entry del settore spaventano i costruttori?

Ancora non c’è, ma al Salone di Ginevra la sua presenza si sente. Lei è l’auto a guida autonoma, un progetto che sta coinvolgendo costruttori tradizionali e new entry del settore. Come Google e Apple che potrebbero far circolare sulle strade queste vetture tra cinque anni. I principali protagonisti del settore non sottovalutano la concorrenza dei giganti di tecnologia e internet nel mondo dell’auto connessa, ma sostengono che i tempi per arrivare all’auto che si guida da sola siano ancora lunghi.

Almeno così la pensano due tra i costruttori che si trovano più avanti nella sperimentazione dell’auto connessa come Daimler e Bmw, spiega l’Ansa. La prima, che ha inventato la moderna automobile con motore a scoppio, è alle prese con il progetto MercedesMe, mentre la rivale Bmw sta spingendo sul ConnectedDrive. “Crediamo di essere bene equipaggiati per guidare lo sviluppo tecnologico in molte aree”, ha detto Dieter Zetsche, numero uno di Daimler. “Siamo aperti e attenti a ogni intrusione da ogni parte”, ma ”non penso che il prossimo anno a Ginevra parleremo della Apple o della Google car”. Nella partita dell’auto del futuro secondo Zetsche non è ancora chiaro il ruolo che giocheranno le compagnie tecnologiche. Più guardingo sull'”ingresso di giocatori che non hanno mai costruito automobili prima” l’amministratore delegato di Bmw Reithofer che ha sottolineato come “essere dei giocatori affermati non sia sempre una garanzia di successo. Le macchine da scrivere sono state sostituita dai personal computer e molti avevano sottostimato la cosa. E anche l’industria dell’auto non è al riparo da nuovi protagonisti che hanno know-how nel software e nelle auto connesse”. Secondo Reithofer “potrebbero emergere come dei seri competitori, ma tra 10-15 anni”. Di Apple ha parlato anche Sergio Marchionne. “Qualsiasi cosa fa Apple non la prendo alla leggera, perché è una azienda con elevata credibilità e capacità finanziaria più grandi delle nostre e di qualsiasi produttore di auto”, ha detto l’amministratore delegato di Fca. “L’introduzione di Apple, come di Tesla che ha cercato di spostare il discorso su un altro piano, sono cose necessarie e sono buone”, aggiunge Marchionne. “Non sottovaluterei però la capacità dell’industria automobilistica a rispondere adattandosi ad una provocazione simile. Comunque la capacità di marketing di posizionamento di Apple è straordinaria, aiuterà anche noi ad evolvere. Non mi preoccupo”.
Un altro fattore che intimidisce i big del mondo dell’auto a Ginevra è la dimensione di Apple. Tra i costruttori comunque si stanno affermando due tendenze nell’affrontare il tema dell’auto del futuro: fare tutto in casa o appoggiarsi a compagnie di software e partner esterni.

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