Colle della Maddalena, basta chiusure grazie al piano di distacco delle valanghe

Anche Fai e Fai Service supportano il Pidav, il piano di distacco artificiale delle valanghe che riguarda il Colle della Maddalena, il valico alpino che segna il confine tra Italia e Francia. Il piano è stato ideato per evitare la chiusura del valico durante i mesi invernali. “Siamo molto soddisfatti che sia stata sottoscritta una convenzione per l’attivazione del Pidav, Piano di distacco artificiale delle valanghe in caso di nevicate copiose”, ha spiegato Tiziana Revelli, segretario provinciale di Fai Cuneo.

“La Fai Provinciale di Cuneo e la Fai Service, società leader nell’erogazione di servizi alle aziende di autotrasporto, hanno deciso di supportare l’iniziativa con un contributo iniziale complessivo di 5mila euro perché credono fortemente in questo progetto sperimentale finalizzato a ridurre al minimo i giorni di chiusura del valico internazionale percorso ogni giorno da molti dei loro associati”, ha detto Tiziana Revelli.
Come funziona il piano di distacco delle valanghe? Tramite un’apposita campana (DeisyBell) montata su elicottero, spiega la Regione Piemonte in un comunicato, verranno generate delle esplosioni che provocano il distacco controllato delle formazioni nevose ritenute pericolose. Il costo preventivato per l’anno di sperimentazione è di circa novantamila euro, di cui la metà a carico di Anas. Il Colle della Maddalena costituisce un importante valico internazionale, particolarmente utilizzato per i trasporti del settore alpino occidentale che unisce la valle Stura attraverso la SS 21 con la valle della Durance attraverso la RD 900 del Dipartimento delle Alpi di Alta Provenza. Con un traffico transfrontaliero che registra il transito di centinaia di mezzi pesanti al giorno ha registrato negli anni passati numerosi giorni di chiusura a causa del pericolo valanghe, penalizzando gli autotrasportatori costretti a percorsi alternativi più lunghi e più costosi, le aziende cuneesi che esportano, oltre che la popolazione locale. “Fondamentale è stato il contributo anche economico, delle associazioni dell’Autotrasporto della Provincia di Cuneo, da sempre mobilitate per assicurare una soluzione al problema della chiusura del Colle durante i mesi invernali”, ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco.

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